Garra e fiducia

Gioco e spettacolo arriveranno, quel che conta è che l'Atalanta ha un gruppo forte

Non sei così in alto per caso. E se la squadra ancora non ha fatto cose scintillanti poco importa, intanto vince e resta in vetta

Gioco e spettacolo arriveranno, quel che conta è che l'Atalanta ha un gruppo forte
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di Fabio Gennari

Il tecnico Gasperini, in conferenza stampa, è stato abbastanza chiaro: «Per stare davanti, bisogna fare gol e alzare il livello offensivo». La chiave di lettura del condottiero dei bergamaschi è importante, perché significa guardare avanti cercando sempre di migliorare, ma c'è un presente che non si può ignorare e che racconta di una Dea prima in classifica (con il Napoli), con la miglior difesa del campionato e con un rendimento esterno semplicemente incredibile. Quattro trasferte, quattro vittorie, nessun gol subito, record del 2019/20 eguagliato (parliamo di successi esterni consecutivi lontano da casa) e tanti saluti agli scettici.

A Roma, dopo la partita, si parlava di fortuna e di come la squadra di Mourinho meritasse molto di più. I numeri sono lì da vedere (21 tiri a 4, ben 18 occasioni secondo la Lega Calcio per i giallorossi) e c'è un fondo di verità in quello che si dice dalle parti del Colosseo, ma dopo sette partite è francamente difficile parlare di fortuna di fronte ai numeri della Dea. Un traguardo simile lo raggiungi se hai dei valori agonistici forti, sai soffrire e adattarti alle situazioni cercando di tirar fuori il meglio da tutte quelle circostanze in cui non sei tu a dominare ma dove ti trovi in mezzo al campo a battagliare.

La squadra di Gasperini, trascinata da alcuni elementi che stanno dimostrando di avere una voglia, una grinta e una personalità di alto profilo come Toloi, Demiral, de Roon e Koopmeiners, si sta dimostrando quadrata e cinica, i giocatori si aiutano quando serve e si lanciano alla ricerca del gol che spesso diventa decisivo nei momenti in cui è l'avversario a concedere qualcosa. L'1-0 di Roma non è scintillante ma prezioso, soprattutto per la fiducia che ti lascia: se fai 3 punti quando non travolgi il tuo avversario e, anzi, subisci anche qualcosa di troppo, allora chissà cosa può accadere quando giochi meglio e attacchi di più. Con maggiore continuità.

In queste prime sette partite della stagione si è vista una Dea nuova, piena di spirito e di quella grinta che tante volte si appiccica solo alle squadre che lottano in fondo alla classifica. Ecco, l'Atalanta sta riuscendo a giocare con lo spirito da provinciale cullandosi in risultati da big, lasciando le luci dei riflettori ad altre e muovendosi nella penombra tenendo a tiro le posizioni che valgono sogni e consapevolezza di essere qualcosa di grande. Non sappiamo ancora cosa, effettivamente, possa fare questo gruppo, ma la sensazione che nello stanzone di Zingonia stia nascendo qualcosa di forte è molto, molto diffusa. E ci piace un sacco.

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