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Gli attacchi a Gasp di Maehle e Demiral? Toloi aveva già risposto in tempi non sospetti...

Dopo la polemica innescata dai due ex, andati via da Bergamo in estate, un collaboratore del mister ha condiviso sui social un filmato illuminante

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di Fabio Gennari

Mentre il web si è scatenato con una serie di meme sul "carcere" di Zingonia e sui presunti metodi «dittatoriali» di Gasperini descritti dal danese Maehle in una recente intervista - poi confermati anche dal turco Demiral -, ieri (6 settembre) sui social uno dei collaboratori di Gasperini, Cristian Raimondi, ha condiviso un video di Atalanta-Monza dello scorso campionato dove capitan Toloi, in lacrime per la commozione, diceva concetti importanti sul metodo di lavoro del mister.

«Abbiamo lavorato tantissimo, crediamo molto nel lavoro di Gasperini. Per giocare nell’Atalanta bisogna lavorare, questa è stata sempre la nostra forza. Rappresentare Bergamo non è per tutti, io sono orgoglioso e mi emoziono pensando a questi otto anni. Sono io che devo ringraziare Bergamo, l’Atalanta e mister Gasperini che ha sempre creduto in me e grazie ai quali mi sono conquistato anche la Nazionale».

Chiaro, semplice, diretto e genuino: Rafael Toloi è uno dei leader dello spogliatoio atalantino e le sue parole sono pesantissime, a maggior ragione se lette a posteriori e dopo le polemiche degli ultimi giorni.

Il dibattito innescato dall'intervista di Maehle e spinto dalle conferme di Demiral sta facendo il giro del web, trovando terreno fertile forse perché siamo in mezzo alla sosta del campionato. A ben guardare, però, sono diversi i calciatori che lavorano con il Gasp da tempo. Probabile che a tanti che passano da Zingonia certi metodi non piacciano e magari altrettanti preferiscono evitare di mettersi in gioco all'ombra di Città Alta per non provare il "metodo Gasp". Ma è davvero così importante?

Meglio guardare avanti, non è tutto oro quello che luccica ma nemmeno tutto un disastro quello che racconta chi, da Bergamo, è andato via senza lasciare un gran segno.

Commenti
Giuseppe

Meglio se stavano zitti ingrati

Donatello Pedroncelli

Onestamente calciatori che dicono di sudare troppo li manderei in ditta a fare turni con inizio mattino presto

fabio

peggio di chi sputa nel piatto dove ha mangiato e quello che mangia nel piatto dove ha sputato, in tutte le aziende e l atalanta e una azienda, se non c e disciplina non si va da nessuna parte, poi a qualcuno sta bene ad altri no, ma denigrare il lavoro fatto fin qui che e servito anche ai contestari non ci sta

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