Gomez rinnova fino al 2020 Follia 25 milioni per Paloschi

Né un acquisto né una cessione. Il botto dell’ultimo giorno il mercato dell’Atalanta è il rinnovo del contratto di Gomez (scadenza 2018) fino al 30 giugno 2020. Dopo aver blindato il miglior marcatore stagionale, i nerazzurri hanno provato a sistemare fino alla fine la situazione di Estigarribia e Stendardo, D’Alessandro non è mai stato vicino alla partenza e sostanzialmente sono state ore tranquille quelle che hanno preceduto la chiusura delle trattative. Settimana scorsa dopo Borriello che ha firmato giovedì, l’arrivo del giovanissimo Asmah dall’Accra United (Ghana, terzino sinistro classe 1996) ha completato l’organico a disposizione di Edy Reja.
Il voto definitivo al mercato sarà possibile darlo solo a fine stagione, ma fin d’ora sono chiari gli obiettivi perseguiti dal responsabile dell’area tecnica Sartori e dall’amministratore delegato Luca Percassi: cessioni mirate per chi voleva cambiare aria o per chi ha ricevuto offerte irrinunciabili, acquisti di giocatori pronti subito e di prospettiva. Nel complesso, impatto emozionale legato a Moralez e Denis a parte, la valutazione non può che essere positiva con un bel 6,5 all’operato degli orobici. Con una postilla: Paloschi del Chievo sarebbe stata una operazione da almeno 25 milioni di euro tra cartellino, contratto e commissioni.

Il bergamasco Paloschi

Atalanta-Napoli, Maxi e Hamsik.


Atalanta-Sassuolo, Denis.
Moralez, Denis ed Estigarribia: cessioni inevitabili. Iniziamo dalle note dolenti, cerchiamo di spiegare perché non si poteva fare altrimenti e mettiamoci l’anima in pace. Moralez, come ampiamente ricordato e sottolineato, ha chiesto la cessione. Per lui, negli ultimi 3 anni, sono arrivate richiesta da Canada, Arabia e Messico (quindi campionati minori rispetto a quello di serie A) e alla fine la società non ha potuto far altro che dare il suo ok alla partenza del piccolo argentino. Maxi al Leon guadagna il doppio rispetto a quello che prendeva a Bergamo, l’Atalanta ha ricavato circa 4 milioni e a queste condizioni (con una classifica più che dignitosa) era impossibile rifiutare.
A stretto giro di posta, l’Atalanta ha perso anche Denis. Il bomber argentino è amatissimo, i suoi 56 gol in Serie A lo consegnano alla storia della Dea ma, tecnicamente parlando, i limiti del numero 19 argentino erano evidenti da almeno un anno. Con Pinilla e Monachello in organico più l’acquisto di Borriello, l’operazione è stata intelligente e la rescissione ha permesso un risparmio lordo di stipendio di circa 3 milioni di euro. Per il paraguaiano Estigarribia c’è tempo fino al 5 febbraio (discorsi aperti con il Cerro Porteño) e dopo un paio d’anni di continui problemi fisici questa sembra la naturale conclusione di un rapporto che per causa di forza maggiore non poteva più andare avanti. Per Boakye, i 2 milioni incassati dal Latina rappresentano un bottino decisamente molto buono.
Il rinnovo di Gomez e i rifiuti di Stendardo. Come detto, la notizia più importante dell’ultimo giorno di mercato non arriva da una cessione o da un nuovo acquisto ma da una bellissima conferma. Gomez ha firmato il suo rinnovo di contratto con l’Atalanta fino al 2020. L’indiscrezione era già circolata nelle ultime ore, ma poco dopo l’ora di cena è arrivata la conferma definitiva. Quello che succederà nei prossimi mesi lo vedremo, sicuramente il numero 10 argentino è uno dei giocatori più appetiti ma non va dimenticato che si trova benissimo a Bergamo e proprio recentemente si è trasferito con la famiglia dalla periferia in pieno centro per essere ancora più vicino al cuore della città.
Per un amore che continua, c’è un separato in casa che nelle ultime ore del mercato sembrava vicino addirittura alla Fiorentina. Guglielmo Stendardo, dopo alcune settimane passate ai margini per problemi di spogliatoio, è stato uno dei giocatori più chiacchierati del mercato nerazzurro. Fin dal mattino filtravano voci di come il difensore volesse solo la Serie A; nel corso della giornata pare che Verona e Frosinone non abbiano avuto l’ok dal giocatore che tuttavia verso le 19 sembrava vicino alla Fiorentina. Il colloquio dell’agente Alessandro Moggi con i dirigenti toscani non è andato però a buon fine e dunque il Stendardo è rimasto a Bergamo.
Grassi al Napoli: grande operazione per la Dea. L’unica vera cessione che non era in programma è quella di Grassi al Napoli. Il giocatore avrebbe dovuto stare a Bergamo fino a fine stagione ma il pressing dei partenopei è andato via via crescendo e di fronte a 8,5 milioni più 1,5 di bonus era difficile dire di no. Il ragazzo è molto interessante, ma dopo un anno passato ad allenarsi con i più grandi, Grassi ha giocato solo una manciata di partite in Serie A, seppur da titolare.
Il Napoli sta cercando di emulare la Juventus, con i partenopei non ci sono opzioni scritte di nessun tipo (la società ha sempre e solo parlato di accordi “morali” con informazione al Napoli di eventuali volontà di cessione) e questo certifica quanto l’operazione condotta da Sartori e Luca Percassi sia veramente ottima. Sei mesi fa, nessuno poteva pensare a qualcosa di simile come nessuno oggi può dire se Gagliardini (giovane classe 1994 rientrato da Vicenza e destinato a seguire lo stesso percorso di Grassi) sarà il prossimo prodotto del vivaio destinato a diventare protagonista in Serie A.
Diamanti e Borriello per chiudere la pratica salvezza. Sul fronte degli arrivi, l’Atalanta si è divisa. I dirigenti hanno sostituito Denis e Moralez con Borriello e Diamanti. Due esperti per due esperti. L’attaccante del Carpi, dopo anni poco prolifici a Roma (era blindato da un contratto faraonico, ha deciso di guadagnare fino alla fine senza mai giocare) è ripartito da Carpi con 4 gol nell’equivalente di 9 partite intere. Diamanti cerca riscatto dopo un inizio di stagione al Watford e sabato contro il Sassuolo ha dato un assaggio di quello che può fare.
La verità è che l’Atalanta ha sostituito due giocatori in scadenza 2017 con due che a giugno rivedranno il loro destino a Bergamo. E da qui alla fine del campionato mancano 17 partite in cui cercare quei 10-12 punti che garantiranno la permanenza in serie A. L’Atalanta è a quota 27 punti, ne ha 10 di vantaggio sul terz’ultimo posto e deve ancora affrontare 9 delle 10 squadre che la precedono o sono a pari punti: l’obiettivo, diciamolo senza troppe paure, è dietro l’angolo.
Perché non è arrivato Paloschi. Abbiamo detto per settimane che Paloschi del Chievo era l’obiettivo numero 1 per l’attacco orobico. La società ci ha pensato molto seriamente ma l’arrivo dello Swansea di Guidolin ha sparigliato le carte. Gli inglesi lo hanno comprato per 10,5 milioni di euro, complessivamente l’acquisto sarebbe costato almeno 25 milioni di euro per le casse nerazzurre. Paloschi per venire a Bergamo voleva 1,5 milioni l’anno per 5 anni, al lordo delle tasse parliamo di 15 milioni di euro più il costo del cartellino di almeno 10 milioni: a gennaio l’Atalanta è giusto che non faccia una simile operazione.
Sartori e Luca Percassi hanno tenuto libero fino alla fine il posto da extracomunitario per un nuovo attaccante, c’era la possibilità di arrivare a Sylla, ma l’Anderlecht ha preferito non cederlo ed anche un altro paio di situazioni legate al mercato estero non si sono concretizzate. Per questo motivo, è stato tesserato il terzino nazionale ghanese Asmah (classe 1996) che sarà testato a Zingonia come l’anno scorso si fece con Kessie.
Tanti giovani e qualche scommessa. In questo contesto, con le casse societarie che sono state ben foraggiate e con tutto il tempo per cercare il centravanti titolare del futuro, l’Atalanta ha concluso nel mercato di gennaio parecchie operazioni futuribili. Il più “vecchio” dei nuovi arrivi (Diamanti e Borriello a parte) è Gakpè del Genoa, classe 1987 può giocare in tutti i ruoli d’attacco e Sartori lo inseguiva dalla passata stagione. Sarà importante da qui alla fine valutarlo per bene in allenamento e in partita ma lui, come del resto gli svizzeri Freuler (92) e Djimsiti (93) rappresentano il nuovo corso che partirà il prossimo luglio.
A tutti questi nomi vanno aggiunti Petagna (95, centravanti dell’Ascoli) e quei ragazzi che a Bergamo (Monachello, Conti e il terzino del Ghana Asmah che sarà aggregato alla Primavera) o in giro per l’Italia (Caldara e Kessie a Cesena su tutti, ma anche Suagher a Carpi) si stanno facendo le ossa in vista del futuro. Non sono tutti pronti e nei prossimi mesi verranno valutate le situazioni di ognuno, ma intanto l’Atalanta continua a programmare e sul mercato i conti sono decisamente positivi.
Ecco la tabella completa con tutti i trasferimenti.
ACQUISTI
ASMAH (acquisto definitivo dal Accra/Ghana)
BORRIELLO (acquisto definitivo dal Carpi)
DIAMANTI (acquisto in prestito dal Watford con autorizzazione del Guangzhou)
DJIMSITI (tesseramento da svicolo)
FREULER (acquisto definitivo Lucerna)
GAGLIARDINI (rientro dal prestito dal Vicenza)
GAKPE (acquisto in prestito con opzione di riscatto dal Genoa)
NAPOL (rientro dal prestito di Avellino)
PETAGNA (acquisto definitivo dal Milan)
CESSIONI
DENIS (risoluzione contrattuale)
GRASSI (cessione definitiva al Napoli)
MORALEZ (cessione definitiva al Leon/Messico)
PARIGI (cessione in prestito al Cosenza)
PETAGNA (cessione in prestito all’Ascoli)
SUAGHER (cessione in prestito al Carpi)
SPOSTAMENTI
BOAKYE (dal Roda/Olanda al Latina in prestito con obbligo di riscatto, già maturato)
CERIA (dall’Arezzo al Feralpi, prestito)
GATTO (dal Vicenza alla Salernitana, prestito)
GOUANO (dal Bolton/Inghilterra al Gaziantep/Turchia, prestito)
MANGNI (dal Sanliurfa/Turchia all’Ascoli, prestito)
MOLINA (dal Cesena al Perugia, prestito)
MINOTTI (dal Como al Siena, prestito)
NAVA (dall’Ascoli al Cittadella, prestito)
ZANOTTI (dal Melfi alla Pro Patria, prestito)