Gosens vicinissimo all'Inter, i tifosi sono perplessi: perché questa cessione a gennaio?
La piazza non è contenta della cessione del tedesco e sui social i tifosi sono scatenati. Anche perché la cifra non è alta come in altre occasioni...
di Fabio Gennari
Il timbro dell'ufficialità arriverà probabilmente nel giro delle prossime 24, 48 ore, ma ormai ci sono pochi dubbi: Robin Gosens sarà ceduto all'Inter già in questa sessione di mercato. L'intesa sarebbe stata trovata sulla base di circa 25 milioni di euro complessivi (bonus compresi), dunque un po' meno dei 30 di cui si parlava nella giornata di ieri, con un prestito iniziale e poi un riscatto obbligato a giugno 2023. Quindi, come già avvenuto in passato con tante altre operazioni, non un incasso immediato ma diluito nel tempo per tenere in ordine i bilanci futuri.
La domanda che però si fanno tanti tifosi sui social, perplessi e in molti casi arrabbiati, è semplice: perché cedere oggi il laterale tedesco ancor prima di vederlo tornare in campo dopo cinque mesi di inattività per infortunio? Non ci sono dichiarazioni ufficiali, come sempre in queste situazioni e con le trattative non ancora terminate e chiuse da visite mediche e firma sul contratto ci si può limitare a delle ipotesi, ma dal punto di vista tecnico ci sono alcuni spunti che possono risultare interessanti.
L'Atalanta non sta contando su Gosens dallo scorso 29 settembre: il ragazzo si procurò uno strappo muscolare durante il primo tempo della sfida con lo Young Boys e, da quel momento, Gasperini ha dovuto fare di necessità virtù puntando tutto su Maehle, Zappacosta, Hateboer e Pezzella. Nessuno dei giocatori citati ha numeri paragonabili a quelli del tedesco (29 gol in 157 partite), ma è altrettanto vero che in questi mesi la Dea è rimasta aggrappata alla zona Champions League con prestazioni e vittorie anche molto importanti che hanno esaltato tutti. È quarta e potenzialmente più vicina al secondo che al quinto posto.
In secondo luogo, i tempi del rientro. Dopo la ricaduta di inizio dicembre, per Gosens serviranno probabilmente altre settimane di lavoro personalizzato prima di tornare in gruppo e resta da capire quando si potrà rivedere al top. Da fine febbraio ci saranno poi tre mesi di partite e la scelta, con altri quattro esterni in rosa che non dovrebbero essere affiancati da un ulteriore innesto (vedi Lazzari), è quella di puntare sui giocatori che si sono succeduti nel periodo del suo infortunio, anticipando a oggi una cessione che a giugno sarebbe stata scontata. L'Inter lo prende ora in prospettiva della prossima stagione, la valutazione di adesso tra qualche mese potrebbe essere più alta come più bassa.
C'è poi da considerare il parere di Gasperini. Il tecnico nerazzurro è l'uomo che ha trasformato con il lavoro un giovane tedesco che giocava in Olanda nello splendido esterno d'attacco che tutti abbiamo conosciuto. Se viene fatta questa cessione è scontato che il mister sia d'accordo: o a Zingonia sono tutti impazziti, oppure c'è una precisa strategia per il futuro. Che non è detto sia vincente ma, visti i precedenti, merita almeno di essere valutata sul campo. Tutti aspettavamo Gosens in coppia con Boga, ora si va verso un cambio di modulo? Nella difesa a quattro, ad esempio, uno come Gosens sarebbe decisamente più limitato rispetto a quando gioca a tutta fascia. L'ingaggio di Boga e la crescita di Koopmeiners suggeriscono nuove soluzioni e automatismi diversi? Lo scopriremo molto presto.
L'amaro in bocca, in questo momento, è comprensibile. Negli occhi resta tutto quello che Robin Gosens ha saputo costruire rendendo grande l'Atalanta. E i 25 milioni circa di valutazione complessiva, tra l'altro con incasso tra 18 mesi, non sono una cifra tale da giustificare appieno l'operazione sulla base della solita medicina del "dio soldo". Va anche detto che il ragazzo a Milano guadagnerà il triplo rispetto a Bergamo, giocherà per lo scudetto e potrà ancora misurarsi in Champions. L'Atalanta non è finita senza Gomez, di certo non finirà senza Gosens. Oggi le perplessità della piazza sono molte, ma sono anni che da Zingonia arrivano sorprese e un calcio che esalta. Il ciclo continua, vedremo presto in che modo. Ma la fiducia non può che essere massima.