Grazie a Milan, Inter e a Milano Onoreremo la Scala del calcio

Grazie a Milan, Inter e a Milano Onoreremo la Scala del calcio
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Una giornata intensa, sembravano necessarie ancora alcune ore per avere notizie ufficiali e invece ieri, giovedì, tra le 18 e le 22, è arrivato l’annuncio che ormai era nell’aria: l’Atalanta giocherà la prossima Champions allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. La richiesta fatta dalla società orobica è stata accettata da tutte le parti in causa e gli ultimi a dire di sì sono stati quelli del Milan. Nel giorno del raduno dei nerazzurri e della partenza per il ritiro di Castione della Presolana, la matassa relativa allo stadio che ospiterà la prossima Champions League è stata sbrogliata.

 

 

Lo spiffero delle 18, la nota delle 22. Il primo spiffero di una positiva conclusione della vicenda è arrivato intorno alle 18. Al Centro Bortolotti di Zingonia c’erano seduti a bordo campo il direttore operativo Spagnolo, l’amministratore delegato Luca Percassi e il presidente Antonio Percassi. A un certo punto, il gruppetto è stato visto confabulare e un paio di dettagli hanno confermato che qualcosa stava accadendo. Le prime conferme sono arrivate a stretto giro di posta e alle 22 è circolata la nota ufficiale del Milan che ha chiuso il cerchio: «Confermiamo di accogliere la richiesta dell’Atalanta di poter disputare gli incontri casalinghi della prossima Uefa Champions League allo stadio di San Siro – recita la nota ufficiale del Milan -. La nostra decisione è maturata nel rispetto del parere positivo del sindaco della Città di Milano, Giuseppe Sala, e dopo aver recepito il forte desiderio in tal senso della proprietà del Club bergamasco. Crediamo che questa opportunità sia di beneficio non solo per l’Atalanta, ma per tutto il calcio italiano, poiché ispirata da importanti valori come il senso di ospitalità, il rispetto e il “fair play”».

 

Soluzione comoda e affascinante, tifosi milanisti ostili. La scelta di giocare a Milano sugellata dall’ok di Comune, Inter, Milan e forze dell’Ordine permetterà a tantissimi tifosi della Dea di vedere l’Atalanta in Champions. Dalle informazioni trapelate, la Curva Pisani sarà piazzata al primo anello mentre le due curve del secondo anello (oggetto principale di tante contestazioni) saranno messi in vendita libera. Dal punto di vista logistico, televisivo e organizzativo giocare la Champions nella Scala del calcio, oltre che prestigioso, per i bergamaschi è di grande comodità. Non tutti i milanisti sono comunque d'accordo sulla scelta di Casa Milan: la Curva Sud rossonera ha diramato un comunicato nella tarda serata dove attacca il presidente Percassi. La lunga lettera degli ultras rossoneri si può leggere su https://www.curvasudmilano.it/ e i concetti espressi sono gli stessi già palesati negli ultimi giorni. Si punta tutto sul campanilismo, sul fatto che una richiesta come quella dell’Atalanta abbia “messo in imbarazzo il Milan” e, tra le altre, c’è anche una domanda molto particolare: «Cosa direbbe il presidente Percassi se un domani il Brescia chiedesse lo stadio dell’Atalanta per giocare in Coppa?». Il punto di vista dei tifosi più caldi è condiviso tra Inter e Milan, la decisione ormai è stata presa, ma non è stata una passeggiata.

 

 

Il raduno della Dea, squadra in campo e allo stadio. In tutto questo tourbillon di voci sullo stadio, l’Atalanta si è radunata al Centro Bortolotti di Zingonia per iniziare la nuova stagione. I calciatori convocati sono per ora 19, si attende l’arrivo dei Nazionali che si aggregheranno da domenica, al pari di Muriel, mentre Mancini (21 luglio) e Zapata (24 luglio) saranno gli ultimi due giocatori che raggiungeranno i compagni. Il raduno è iniziato alle 12.30 per il pranzo, nel pomeriggio due ore di test in palestra e poi sgambata finale sul campo principale di Zingonia con partitella decisa dalla tripletta di Barrow. Il gruppo ha cenato in sede ed è poi partito alla volta di Castione della Presolana, ma durante il viaggio ci sono state due soste molto significative. La prima, documentata da alcune fotografie sui social postate dal direttore operativo Spagnolo e da Masiello, è avvenuta al cantiere dello stadio: tutto il gruppo, con i dirigenti in testa, ha fatto visita alla nuova Curva Pisani e il commento è stato unanime: bellissimo. I gradoni sono quasi completati nella fascia più bassa (mancano una ventina di metri) e il colpo d’occhio è spettacolare.

 

 

 

L’abbraccio di Clusone e il mercato: Malinovskyi a un passo? L’Atalanta di Champions è stata poi abbracciata a Clusone dalla comunità seriana: centinaia di persone si sono ritrovate in strada per un caloroso benvenuto al bus ufficiale che ha attraversato due ali di folla e si è poi incamminato verso Castione dove i nerazzurri si fermeranno in ritiro fino al 25 luglio. Al termine delle due settimane sulle montagne di casa ci sarà la presentazione ai tifosi che con ogni probabilità sarà organizzata in centro. Sul fronte del mercato, intanto, si attendono novità per Malinovskyi del Genk. Il centrocampista ucraino è ormai un separato in casa, si allena da solo e la sensazione è che con l’Atalanta sia tutto fatto. Manca l’accordo tra le società, ma ieri sera è stata rilanciato un ulteriore passo avanti della trattativa con l’offerta che sarebbe stata alzata fino a 13,7 milioni di euro. Sul fronte cessioni, Kulusevski e Cornelius sono ad un passo dal Parma. Tumminello, invece, andrà a Pescara. Tra gli altri da piazzare ci sono anche Varnier e Radunovic, presto ci saranno novità anche per loro.

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