Giornata particolare

I 138 di Salerno e la Curva chiusa (senza ricorso) per il Verona: lo strano sabato degli atalantini

Prima la beffa all'ultimo respiro dello stadio, poi la conferma del mancato ricorso e la certezza che in Pisani, con l'Hellas, regnerà il silenzio

I 138 di Salerno e la Curva chiusa (senza ricorso) per il Verona: lo strano sabato degli atalantini
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Qualcuno ha preso l'aereo, altri hanno optato per il treno, ma il grosso (80 appassionati) hanno viaggiato con il bus doppio di "Chei de la Coriera" stando in giro oltre trenta ore (con partita, doppio nubifragio e cena dalle parti di Frosinone) dalla mezzanotte di venerdì alle 7.15 di domenica mattina. Salernitana-Atalanta, per i sostenitori nerazzurri che hanno deciso di andare all'Arechi (c'era obbligo di Dea Card), è stata comunque una di quelle trasferte da ricordare. Nonostante il risultato.

La giornata, a Salerno, è stata tipicamente novembrina (eppure siamo a metà maggio...). In centro solo maglie e vessilli granata, nessuna presenza orobica e anche all'esterno dell'impianto, situato circa 6 km a sud rispetto al cuore della città, tutto è andato via liscio. Sotto il diluvio, i tifosi della Dea erano tra i pochi a essere al coperto e nonostante in qualche occasione si siano anche fatti sentire è stata la tifoseria di casa a fare la differenza nel momento di spinta finale del pubblico.

Al gol di Candreva, l'Arechi è scoppiato mentre gli orobici al seguito sono rimasti ammutoliti. L'Atalanta ci ha provato appena prima di un secondo nubifragio che ha investito la zona dello stadio (a 100 metri dal mare) e ha accompagnato il deflusso tra cori e applausi fin dentro la metropolitana veloce che collega l'Arechi alla stazione. La delusione dei 138 al seguito era palese, una beffa come questa fa veramente male e poco dopo, nella serata di sabato, è arrivata anche la conferma che la Curva Pisani, contro il Verona, sarà vuota.

Dopo la squalifica da parte del Giudice Sportivo per i cori a Vlahovic, la società orobica aveva inoltrato preannuncio di reclamo d'urgenza per poter ricevere tutta la documentazione che ha portato alla squalifica. Gli incartamenti sono arrivati e dopo averli attentamente analizzati l'Atalanta ha scelto di non fare ricorso, evidentemente perché gli elementi emersi non lasciavano troppo spazio di manovra per costruire e motivare una mossa di questo tipo con l'obiettivo di modificare la decisione presa dalla Giustizia Sportiva.

Seguici sui nostri canali