I meriti della Fiorentina vanno riconosciuti: è stata più brava, ma è solo il primo tempo
Se gli altri, in gara secca o comunque in una sfida di andata e ritorno, fanno meglio di te, è giusto riconoscerlo e cercare di porre i giusti rimedi

di Fabio Gennari
Quando gli altri giocano meglio, la preparano in un modo che ti sorprende e i tuoi non trovano quasi mai il bandolo della matassa, c'è poco da fare: bisogna riconoscere i meriti, fare tesoro degli errori (o delle mancate correzioni) e pensare alla prossima partita. In senso assoluto, ovvero al Cagliari, ma anche in senso relativo, leggasi gara di ritorno di Coppa Italia che si giocherà tra 20 giorni a Bergamo.
Fiorentina-Atalanta è finita 1-0 per i viola, ma anche 1-0 per il tecnico dei toscani. Gasperini, squalificato e dunque costretto a vivere la partita in versione pesciolino in una specie di acquario del Franchi, ha visto i suoi andare in grande difficoltà contro i padroni di casa. Nessun dramma, succede.
Ciò che ha stupito è stato il 4-1-4-1 scelto dai toscani. Contemporaneamente, c'erano sul terreno di gioco Bonaventura (che non è un centrocampista puro alla Duncan), Nico Gonzalez, Beltràn, Kouame e Belotti. Ben cinque giocatori su dieci con spiccate doti offensive per una sfida che si è decisa grazie alla prodezza di Mandragora da fuori area, ma che ha anche messo in mostra una squadra (quella toscana) che poteva segnare, con pieno merito, altri gol. Certo, anche la Dea ha avuto un paio di buone occasioni, ma l'1-0 è molto, molto, molto meglio del 4-1 che si poteva tranquillamente materializzare.
Intendiamoci, in questa sede si parla solo di come le squadre si sono affrontate nella semifinale di Coppa Italia e non dell'intera stagione. In campionato, la Dea ha 7 punti in più degli avversari e anche l'Europa League ha visto difficoltà e un cammino molto differenti rispetto a quello di Conference League dei toscani. Inutile andare troppo oltre con le valutazioni: siamo di fronte a un allenatore e a una squadra che sono stati più bravi e hanno vinto, con merito, il primo round. Con il minimo scarto. Uno scarto che, nella gara del 24 aprile, si annulla vincendo. Difficile? Come sempre, di certo non impossibile.