L'11,6% del club

I Radici e Selini hanno ceduto le loro azioni dell'Atalanta ai Percassi (non senza polemiche)

Un accordo complessivo di circa 20 milioni. Maurizio Radici: «Sono dispiaciuto per come sono stato trattato. Una telefonata potevano farmela»

I Radici e Selini hanno ceduto le loro azioni dell'Atalanta ai Percassi (non senza polemiche)
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Dopo lo storico passaggio del pacchetto di maggioranza dell'Atalanta in mani americane, un altro pezzetto di storia nerazzurra a Bergamo finisce. Nella giornata di ieri (30 settembre), Maurizio Radici, Miro Radici e La Magica (società che fa capo a Roberto Selini) hanno infatti ceduto le rispettive azioni atalantina alla società La Dea della famiglia Percassi. Si parla, rispettivamente, del 5,33 per cento, dello 0,90 per cento e di un altro 5,33 per cento.

Come riporta L'Eco di Bergamo, le cifre di questo passaggio di quote non sono state rese note, ma pare che si parli di circa venti milioni per questo 11,6 per cento circa di azioni, quindi di una valutazione complessiva del club della metà di quella data dai nuovi soci americani (vicina ai 450 milioni di euro).

Le voci su questo passaggio di mano si rincorrevano da tempo. Ma dopo il rinnovamento del Cda, i soci di minoranza dell'Atalanta si sono resi conto di non aver più alcun peso all'interno del club. Ora il definitivo addio, non senza polemiche.

Maurizio Radici, che almeno fino a giugno resterà legato al club attraverso lo sponsor di maglia principale, a L'Eco ha rilasciato dichiarazioni amareggiate: «Non voglio fare polemica, ma devo dire che sono dispiaciuto per come sono stato trattato. Personalmente ho sempre avuto grande considerazione della famiglia Percassi, ma visti i fatti devo concludere che purtroppo non era ricambiata. Capisco la nuova situazione, ma magari una telefonata me la potevano fare. Invece ho letto tutto sui giornali».

Più diplomatico, invece, Selini, che sempre a L'Eco ha dichiarato: «La cessione delle quote è avvenuta dopo una trattativa corretta, tra persone educate. Ringrazio Ivan Ruggeri per avermi fatto entrare e i Percassi per avermi fatto uscire, se mi è consentita una battuta».

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