I tanti enigmi di Lazio-Atalanta, con una squadra decimata che dovrà fare appello a tutte le energie
Mancheranno tantissimi giocatori, ma salvo colpi di scena la partita si giocherà. I novanta minuti dell'Olimpico, però, non saranno come gli altri
di Fabio Gennari
Nessuna ipotetica formazione, nessuno schieramento possibile e nemmeno strane elucubrazioni tattiche. Lazio-Atalanta, se si giocherà (come pare abbastanza probabile), sarà una partita assolutamente lontana da ogni logica. Avulsa dalla realtà e legata a una situazione contingente molto particolare che sfugge a ogni pronostico. Non è possibile, con tanti assenti così importanti, pensare a un filo tattico che leghi questa partita alle precedenti.
Gli assenti saranno molti, sebbene al momento sia impossibile fare dei nomi (dall'Atalanta tutto tace). Il rinvio del volo per Roma deciso ieri (21 gennaio) sera dalla società è infatti legato al fatto che sarebbero state riscontrate numerose positività nel gruppo squadra. Il club ha quindi deciso di prendersi più tempo per un ulteriore giro di tamponi e valutare poi la situazione stamane. Situazione che, però, pare scontata: chi potrà, volerà a Roma. E stasera si giocherà. Per tutti questi motivi, però, è evidente che la sfida che affronteranno i ragazzi di Gasperini è molto più di una semplice gara da 3 punti contro un avversario che in classifica è 7 punti indietro e con pure una gara giocata in più.
Il segreto per affrontare al meglio i novanta minuti di Roma è non pensare al risultato. Perché la prestazione di chi scenderà in campo, magari fuori ruolo e senza possibilità di cambio, stavolta viene prima di tutto. E anche le pagelle, tema molto caro che fa discutere i tifosi, non potranno che tenere conto di questo aspetto. Immobile, Milinkovic-Savic e Luis Alberto (tanto per fare tre nomi) sono avversari tosti, ma stasera, prima di tutto, si gioca contro l'emergenza. E dimostrare di saperla battere tenendo il campo per novanta minuti può avere un risvolto psicologico profondo pensando al futuro.
Ciò che forse rende tutto ancora più triste è il fatto che a Roma i nerazzurri saranno soli. Con il limite dei cinquemila spettatori è stato inserito anche il divieto di trasferta agli ospiti. Dopo la sosta la capienza degli impianti dovrebbe tornare almeno al cinquanta per cento (ma possibile un'apertura anche più ampia) e quelle contro Inter e Lazio resteranno due occasioni perse per stare in massa vicini alla squadra.