Mercato

I video di presentazione dei nuovi acquisti dell'Atalanta, per conoscerli meglio

Mattia Caldara, Lennart Czyborra, Raoul Bellanova, Bosko Sutalo e Adrien Tameze: benvenuti a Bergamo ragazzi!

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Finalmente il 31 gennaio è arrivato. Lo pensa qualche tifoso, lo pensa forse anche Gasperini, lo pensa certamente anche la dirigenza nerazzurra: il mercato invernale si chiude e, finalmente, finisce anche il turbinio di voci, sussurri e smentite che si porta con sé. Alla fine, come abbiamo già scritto, per l'Atalanta si chiude una sessione da applausi, dove ha incassato più di quello che ha speso, ha rafforzato l'ossatura della rosa a disposizione del tecnico, ha "potato" i rami meno utili e ha investito su prospetti interessanti in ottica futura. Sono stati cinque gli acquisti degni di nota in casa nerazzurra, e tutti sono stati brillantemente presentati con dei video che vi riproponiamo.

Mattia Caldara. Un ritorno a casa. Dopo un anno e mezzo passato tra Juventus (giusto il tempo di salutare) e Milan senza praticamente mai giocare principalmente a causa degli infortuni, il ragazzo di Scanzo ha voluto fortemente fare ritorno nella sua Atalanta. E Gasp lo ha premiato con due partite da titolare alle prime due uscite. Welcome back!

Lennart Czyborra. Biondo, tedesco, sorridente. Per ora sappiamo questo di Czyborra, terzino sinistro di grande spinta arrivato dall'Heracles Almelo, formazione olandese della Eredivise. Di lui si dice un gran bene e nei primi allenamenti a Zingonia è parso carichissimo. Classe 1999, molti lo ritengono il nuovo Gosens. Speriamo.

Raoul Bellanova. Qualche tempo fa, quando militava nelle giovanili del Milan, era ritenuto il terzino del futuro. Longilineo, elegante, pulito negli interventi. Poi, passato al Bordeaux, s'è un po' perso. Ma Bellanova ha deciso di rimettersi in gioco venendo a fare il quinto esterno a disposizione di Gasp. Di tempo per imparare ne ha, così come di voglia. Bella Raoul, contiamo su di te.

Bosko Sutalo. I primi giorni in cui il nome di Sutalo è iniziato a circolare, tanti (compresi gli esperti di Sky) pensavano si trattasse del difensore della Dinamo Zagabria. Invece no, era Bosko. Anche lui croato, anche lui difensore, anche lui classe 2000, ma di proprietà dell'Osjiek. Duttile, fisicamente formato, in Croazia lo ritengono il difensore su cui costruire la Nazionale post Europei 2020. Viene a sostituire, di fatto, Ibanez e non sarà difficile fare meglio del brasiliano...

Adrien Tameze. Il colpo a sorpresa: non appena il nome è iniziato a circolare, l'affare era praticamente concluso. Arriva dal Nizza, dove è diventato un giocatore di livello internazionale. Se questa stagione ha giocato poco è solo perché, l'estate scorsa, ha avuto qualche screzio con la società e ha pagato dazio. Classe 1994, è un giocatore già pronto per essere utile sin da subito e il perfetto elemento per fare rifiatare Freuler o de Roon. Il franco-camerunense ha deciso di vestire il numero 5 che fino a ieri era di Masiello, già questo denota personalità.

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