Emozioni forti

I video di una serata magica, con la festa nel cuore: Atalanta-Sporting, molto più di un 2-1

Contro i portoghesi, la Dea ha ottenuto qualcosa di più grande di una semplice vittoria. Momenti così restano addosso come una seconda pelle

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di Fabio Gennari

Non è semplice da spiegare, ma va spiegato. Non si può raccontare, andava vissuto. E chi c'era, capisce perfettamente di cosa stiamo parlando. Ogni giorno, più volte al giorno, su queste pagine cerchiamo di raccontare l'Atalanta in tutti i modi. Si parla di calcio, di tattica, di numeri e di risultati. Prima di tutto, però, ci sono le emozioni.

Ieri sera (14 marzo) era "solo" un ottavo di finale di Europa League. Eppure, a notte fonda, l'adrenalina era ancora troppo alta per ragionare con lucidità. Alla terza visione degli highlights di Atalanta-Sporting Lisbona 2-1, più di gol e occasioni, restano impressi nella mente gli occhi della gente. Dei protagonisti. Del popolo atalantino. Di quel coro: «Io, vagabondo che son io, atalantino che non sono altro» cantato a squarciagola prima e dopo il fischio finale.

Non è la vittoria a esaltare, è la presenza. In quella coreografia con scritto «Mai sola» c'era una promessa: anche nei momenti difficili, il popolo della Dea c'è. A prescindere da tutto. In quei fuochi d'artificio finali, sparati da dietro la Tribuna Rinascimento ma anche da Città Alta, ci sono l'essenza e il sentimento di gente semplice che in un tranquillo giovedì sera di marzo ha visto la squadra vincere. Non è la prima volta, non sarà nemmeno l'ultima, però il sapore è stato speciale. Ripetiamo, chi c'era e chi la vive ogni volta con simile trasporto, capisce perfettamente di cosa parliamo. È quasi una magia.

Tra poco sapremo contro chi sarà il prossimo giro di giostra. Discuteremo di dove si andrà, contro chi e quando. Dettagli. Mera cronaca che prende il posto delle emozioni della serata vissuta. Ma è impossibile. Perché le emozioni non le riesci a passare con un articolo di giornale. Puoi solo cercare di far capire cosa è successo.

Gian Piero Gasperini, nella conferenza stampa dopo la partita, aveva gli occhi che brillavano. Tutti allo stadio si sono emozionati. Anche i portoghesi, che nonostante la sconfitta hanno immortalato i fuochi d'artificio. È stata una bellissima serata di calcio, ha vinto l'Atalanta e questo nello sport può succedere. Come di perdere. Ma è stata soprattutto una serata magica. Magari ne vivremo di migliori, chi può saperlo. Intanto resta addosso una sensazione incredibile, un abbraccio collettivo che merita di essere celebrato, sottolineato, esaltato. Ricordatevi, senza nessun timore: insieme si può andare lontano. Proviamoci.

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