Il dopo partita del mister

Il Gasp ringrazia la squadra: «La nostra migliore qualità è nella testa di questi ragazzi»

Il Gasp ringrazia la squadra: «La nostra migliore qualità è nella testa di questi ragazzi»
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Gasperini dopo la partita è visibilmente soddisfatto, duecento vittorie in serie A, un record raggiunto da pochissimi allenatori.

Emozionato?

«Me lo avete ricordato voi e sicuramente è un bellissimo traguardo, anche perché è stato ottenuto con squadre non di primissimo piano, la maggior parte col Genoa e poi con l'Atalanta, anche se poi l'Atalanta è cresciuta in maniera notevole. Posso dire che ognuna di queste duecento vittorie è stata sudata e mi ha procurato una grande emozione. Vincere è sempre bello, anche per i giocatori».

Il gioco dell'Atalanta di Gasperini è ormai un riferimento per tutti, in Italia e non solo... Stasera non era una partita facile vista la settimana appena trascorsa. È contento della prestazione della sua squadra?

«Sono molto contento perché temevo questa gara sia per la partita di martedì scorso col Manchester, che ha lasciato parecchie scorie, sia per il momento particolare che sta vivendo il Cagliari. Ieri ho dovuto richiamare un po' l'attenzione, ma questo è un gruppo straordinario che reagisce sempre. Abbiamo fatto sette partite in venti giorni e tanti giocatori sono scesi in campo in tutte, Zapata, De Roon, Freuler... un tour de force notevole. Ma la qualità migliore della nostra squadra è la testa di questi ragazzi che hanno sempre forte la motivazione per essere protagonisti, pure dopo tre anni di Champions. Finire al quarto posto prima della sosta è ancora un'emozione che ci fa recuperare energie. Loro sono molto bravi in questo, e io li ringrazio infinitamente».

Muriel?

«Vediamo, intanto abbiamo Duvan in una condizione straordinaria. In altri momenti Luis avrebbe sicuramente giocato di più. Dopo la sosta lo aspettiamo forte, ci mancano i suoi gol, le sue azioni. L'anno scorso è stato determinante in tante gare, arriverà anche per lui il momento decisivo».

Nell'ultimo anno solare come numero di gol siete sul tetto d'Europa. Davanti a voi c'è solo il Bayern Monaco e siete alla pari col City. Costringete sempre gli avversari ad adattarsi al vostro gioco.

«In questo momento abbiamo una testa pensante e questo lo devo in particolare al gruppo storico: ho tantissimi capitani in squadra che hanno assimilato ogni concetto del gioco che facciamo e mi aiutano a inserire i nuovi arrivati. Noi cerchiamo costantemente il gol e anche quando abbiamo preso delle scoppole non siamo mai venuti meno alla volontà di fare una rete in più dell'avversario. Non dobbiamo snaturarci: senza rischi non faremo mai niente di importante. Per noi la ricerca del gioco offensivo è fondamentale».

Delle duecento vittorie in serie A, quali le più belle?

«Sono davvero tante, farei dei torti a ricordarne alcune. Ma quella che non mi ricordo proprio è la prima, ed è strano, perché di solito la prima fidanzata non si dimentica. Certo le vittorie con l'Atalanta in Champions le ho ben presenti, Liverpool, Amsterdam, Valencia...»

 

 

 

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