Il personaggio

Il giovane Hojlund corre veloce ed elogia Gasperini: «Un privilegio averlo come allenatore»

Ai microfoni di Sky Sport il danese ha raccontato un po' della sua esperienza a Bergamo e come sta vivendo questo momento d'oro

Il giovane Hojlund corre veloce ed elogia Gasperini: «Un privilegio averlo come allenatore»
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di Fabio Gennari

Tra i talenti Under20 del calcio europeo, i 5 gol e i 2 assist segnati in campionato lo piazzano al sesto posto assoluto. La sensazione, tuttavia, è che il meglio di Rasmus Hojlund debba ancora venire.

Le qualità che ha finora messo in mostra sono già di altissimo livello, il ragazzo a Roma ha impressionato tutti con quello scatto che solo per centimetri non si è chiuso con un gol e Sky Sport, in un'intervista esclusiva registrata sotto il sole di Zingonia, ha cercato di conoscere un po' di più il centravanti della Dea che ha ormai ribaltato tutte le gerarchie nerazzurre.

«Ho solo 20 anni, non mi monto la testa»

«Ho subito pensato che l'Atalanta fosse il posto giusto. Grazie a Gasperini la squadra cresce continuamente. Sa tutto di calcio e tatticamente è abilissimo. Quelli qui a Bergamo sono stati dei buoni mesi, mi piace qui: il clima, il cibo, tutto. Qui in Italia si sta davvero bene. Il calcio italiano è molto divertente, il livello è alto: sono buone le difese e i difensori sono forti ed esperti. Il mio obiettivo è imparare e far vedere che anche io posso starci». A giudicare dalle prestazioni e dai paragoni che ormai si sprecano, la missione gli sta abbondantemente riuscendo.

«Non mi monto la testa, sono davvero felice di giocare tanto, ma ho solo vent’anni e ho tanto da imparare, sono concentrato nel lavoro per migliorare il mio rendimento con l’Atalanta e spero che si arrivi più in alto possibile in classifica».

Mamma, papà e... il Gasp

Già, il lavoro. L'unica via per crescere e migliorare. Ma in cosa deve farlo Rasmus Hojlund? «Vorrei segnare più gol di testa e migliorare nel tocco di prima, come mi dice Gasperini. Sono d’accordo con lui. Personalmente, per migliorarmi ho un maestro perfetto come Zapata. Cerco sempre di imparare anche da lui in allenamento».

 

Gasperini, per Hojlund, è un punto di riferimento, ma anche i genitori hanno avuto un ruolo determinante nella sua crescita. «È un privilegio avere il mister come allenatore: è bravissimo, ha carisma, sa tutto di calcio, è abilissimo tatticamente e grazie a lui la squadra può crescere in continuazione. Papà e mamma mi hanno fatto capire che se avessi fatto il calciatore avrei dovuto prendere tutto molto seriamente, non era sufficiente solo l’impegno sul campo ma anche lavorare duro fuori: mangiare bene, dormire bene, impegnarmi in ogni cosa».

Da Haaland a CR7

L'affiatamento con i compagni di squadra migliora sempre, a Roma dopo il gol è corso ad abbracciare in particolare Caleb Okoli. «All’inizio di gennaio, prima di Bologna, mi aveva già detto che avrei segnato, ma quando ho fatto gol me n’ero dimenticato. Stavolta quando ho segnato mi sono ricordato e sono andato ad abbracciarlo».

Come detto, i paragoni si sprecano e quello con il cannibale del gol Haaland sta tornando spesso tra i tifosi. «Vedo che abbiamo alcuni punti in comune nel modo di giocare e siamo entrambi scandinavi, ma lui è fortissimo, segna in ogni partita. Io devo migliorare tantissimo per diventare bravo come lui. Il mio idolo però è Cristiano Ronaldo: un grande personaggio, un vincente sul campo, serio e concentrato per migliorare sempre. Questo è l’esempio che voglio seguire».

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