Le pagelle dopo la Lazio

Il migliore è ancora Carnesecchi. Brutta prova di Cuadrado ed erroraccio di Kolasinac sul gol

Altra gara difficile per il gruppo nerazzurro, che in questa fase della stagione sembra davvero sulle gambe: poche le prestazioni da salvare

Il migliore è ancora Carnesecchi. Brutta prova di Cuadrado ed erroraccio di Kolasinac sul gol
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di Fabio Gennari

Difficile trovare prestazioni, quindi valutazioni, positive in una partita del genere. Il più bravo è il portiere, per il resto sono tante le prove da matita rossa e pochissimi i raggi di sole nella sconfitta contro la Lazio e dentro una squadra che, in questo momento, ha davvero poca energia nelle gambe e nella testa.

Carnesecchi 6,5: sul tocco sotto di Dele-Bashiru al 29’ lo copre Kolasinac, per il resto passa il primo tempo a prendere solo un gran freddo. Apre la ripresa con un bel tuffo che respinge il tiro ancora di Dele-Bashiru (48’), mentre non ha colpe sul gol di Isaksen. Stoppa bene Pellegrini, che nel finale sfiora il raddoppio.

Djimsiti 6: non deve fare molto in fase di copertura, prova ad accorciare verso l’attacco ma non ha grande fortuna fino al riposo. Chiude ancora una volta da centravanti aggiunto, mentre dietro è quello con meno colpe.

Hien 5: corpo a corpo continuo con Dia. Nel primo tempo controlla bene la situazione, ma al 54’ viene sovrastato da Dele-Bashiru, che poi manda in rete Isaksen. Sullo scontro poteva fare meglio, ma il contrasto con Kolasinac non lo aiuta. Sbavatura decisiva.

Kolasinac 5: spazza un pallone complicato al 29’ sul tocco ravvicinato di Dele-Bashiru; al 50’ mette sul piede di Retegui la palla del possibile vantaggio, ma Mandas è miracoloso. Sul gol della Lazio commette un (doppio) grave errore: si perde Isaksen sul taglio e va a sbattere contro Hien.

Bellanova 5: con Cuadrado non riesce a combinare. Il problema è che anche dopo l'uscita del colombiano fa vedere davvero pochino in fase di spinta. Serve di più.

De Roon 6: fa 300 in A con l’Atalanta e prova un paio di volte la conclusione in avvio (13’ e 26’), ma non è efficace. Nella ripresa inizia a rincorrere tutti, è l’ultimo a mollare, ma non basta.

Ederson 5: non un grande avvio di gara, non una prestazione di livello nella ripresa. Pare in netto calo, involuto e impreciso. Dov’è finito il centrocampista brasiliano che abbiamo ammirato per mesi? (78’ Brescianini s.v.: sfiora il pari con un bel colpo di testa, ma non trova la porta).

Zappacosta 5,5: bel duello con Lazzari, fino alla fine cerca di rendersi pericoloso al tiro e anche in appoggio ai compagni, ma non è in grande giornata.

Cuadrado 4,5: il peggiore. Inizia in una posizione ibrida e non trova mai il bandolo della matassa. Rispetto alla gara di Torino contro la Juventus è lontanissimo sul piano della prestazione ed esce senza lasciare il segno. (58’ De Ketelaere 5: nel momento complicato, quando la squadra ha bisogno di idee, deve trovare la forza di essere nuovamente decisivo. Anche lui è in grave e netta involuzione).

Retegui 5,5: combina pochino nel primo tempo, anche perché di palloni interessanti gliene arrivano davvero solo un paio. Al 50’ colpisce da due passi il cross di Kolasinac, ma Mandas compie un miracolo e mette in angolo. Dal capocannoniere del campionato ci si aspetta di più. (75’ Maldini s.v.: finale di gara senza squilli. Dura fare di più se chi ti gioca vicino non trova mai spazio per servirti, ma lui deve alzare il livello).

Lookman 5: un po’ svagato in avvio, al 28’ scambia con Cuadrado ma Rovella lo stoppa. A inizio ripresa pesca in area Kolasinac, che rifinisce per Retegui, su cui è miracoloso Mandas. Esce per un errore: Gasp voleva togliere Ederson, non lui. Peccato, perché uno così può sempre tirar fuori la giocata. (75’ Samardzic s.v.: serve di più. Per meritarsi il voto e una maglia da titolare).

Gasperini 5: l’Atalanta è in preoccupante involuzione, la squadra non ha ritmo e ha pochissima forza nelle gambe. Il pasticcio sul cambio di Lookman, a prescindere da chi abbia sbagliato, è brutto perché toglie un giocatore decisivo, "brucia" la successiva finestra di Brescianini e fa chiudere la Dea con quattro sostituzioni. Serve un cambio di passo. C’è ancora tempo, ma la situazione è preoccupante.

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Giuseppe Francesco

A Cuadrado potevate dare 0

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