Che caos!

Il paradosso: ultima giornata da definire, ma il 6 giugno si faranno i calendari 2025/26

Mentre si attende ancora di scoprire il giorno in cui andrà in scena il 38° turno, tra poche settimane si avrà già la programmazione della prossima annata

Il paradosso: ultima giornata da definire, ma il 6 giugno si faranno i calendari 2025/26
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di Fabio Gennari

Continua l'incredibile teatrino della programmazione dell'ultima giornata di Serie A. L'Atalanta gioca domani (17 maggio) a Genova l'unica gara in anticipo di questo turno, si tratta della 37ª e al termine del campionato mancano appena una manciata di giorni. Quanti? Difficile dirlo, perché ancora non si sa ancora se Atalanta-Parma, così come tutte le altre partite del 38° turno, andrà in scena giovedì 22 maggio, domenica 25 maggio o chissà quando.

Ovviamente cii sono motivazioni di classifica, eppure Atalanta-Roma si è giocata due giorni dopo Lazio-Juventus, nonostante tutte le formazioni coinvolte fossero in lizza per lo stesso obiettivo (qualificazione alla prossima Champions). Alla faccia della contemporaneità, che vale pure per chi si gioca lo scudetto o la permanenza in Serie A.

In questo contesto, la cosa più assurda è che per la prossima stagione la Lega di Serie A ha pensato bene di anticipare il sorteggio del calendario di quasi un mese rispetto all'anno scorso. Il prossimo 6 giugno (dietro l'angolo praticamente), in occasione del Festival della Serie A, è stato annunciato che si conoscerà già la programmazione delle gare della prossima stagione.

Certamente una novità importante, soprattutto considerando che il campionato inizierà il 24 agosto. Tutto definito quindi? Non proprio. Anticipi e posticipi sono chiaramente legati alle coppe europee e quindi bisognerà comunque attendere per una definizione chiara. E a pagare saranno, come sempre, quei tifosi che vogliono seguire la propria squadra dal vivo, sugli spalti.

Commenti
Francesco Giuseppe

Federazione ridicola, per non dire peggio. Altro che calcio e tifosi, pensano solo ai loro soldi e chi se ne frega del pubblico del tifo, del caos traffico delle partite nei giorni feriali, ecc.

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