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Il presidente Percassi a L'Eco: «Gasperini a vita, perché me lo fate ripetere sempre?»

Intervista di fine stagione per il presidente della Dea, che fa un bilancio e parla di tanti altri argomenti

Il presidente Percassi a L'Eco: «Gasperini a vita, perché me lo fate ripetere sempre?»
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di Fabio Gennari

Il mercato, i conti, la Superlega, la salvezza come primo traguardo ma l'Europa come obiettivo per crescere. Poi, ancora: i tifosi, Gomez e Ilicic ma, soprattutto, il futuro di Gasperini. Che non è in discussione e per Antonio Percassi, presidente e proprietario dell'Atalanta, può andare avanti a oltranza. La consueta chiacchierata di fine stagione del presidente nerazzurro con il quotidiano cittadino è una celebrazione dell'annata calcistica appena conclusa, il numero uno degli orobici è già carico e sogna una grande festa a Bergamo con i tifosi.

Gasperini e il futuro

«Per ora è il mercato degli allenatori. Noi con Gasperini abbiamo ancora tre anni di contratto, qui può restare a vita: non so perché me lo fate ripetere sempre. L'obiettivo è migliorare la squadra, restando competitivi: l'obiettivo, come sempre, è restare in Serie A ma subito dopo ci guarderemo intorno e posso dire che restare in Europa sarebbe decisivo. Anche in Conference League, tutte le competizioni di aiutano a crescere».

Il mercato, l'attacco e Miranchuk

«Calcisticamente prenderei un difensore. Non faccio nomi ma interverrei lì. Davanti abbiamo soluzioni, da tre anni siamo il miglior attacco di Serie A e vorrei ricominciare subito per vedere Miranchuk. Lui, Zapata, Muriel, Malinovskyi: per me sono tutti incedibili. Quando eravamo preoccupati per la partenza di Gomez, Gasperini ci diceva che saremmo diventati più forti. Non aveva dubbi, ha avuto ragione. Ilicic in uscita? È un valore aggiunto dell'Atalanta».

I debiti delle altre, i 4 pilastri dell'Atalanta

«Vediamo che mercato sarà, a mio parere servono regole nuove, europee e valide per tutti. Tetto agli acquisti, ingaggi parametrati ai ricavi, chi sfora metta soldi subito e chi ha debiti si impegni a rientrare entro un periodo definito. La SuperLega? Un'assurdità. L'Atalanta ha 4 pilastri su cui si fonda: conti in ordine, valorizzazione del vivaio, staff adeguato, giocatori da Atalanta. Alla de Roon, il più bergamasco di tutti, che con il Milan ha sbagliato ma ha già chiesto scusa e non ha voluto che facessimo ricorso: l'ho già perdonato».

Il ritorno del pubblico e la festa coi tifosi

«Mi fermano in tanti per strada, vogliono tornare alle partite. I lavori allo stadio? Aspettiamo i tempi dell'iter e poi conta riportare la gente allo stadio: almeno 7-8 mila, bellissimo. Sappiamo di avere impegni con la nostra gente, per quando saremo fuori dalla pandemia ho in mente anche una grande festa in piazza con la squadra e i tifosi: vogliamo fare qualcosa di memorabile».

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