Le dichiarazioni

Il presidente Antonio Percassi premiato in Regione come "Personaggio dell'anno 2019"

A margine di un evento al Pirellone, il numero uno della Dea ha rilasciato dichiarazioni importanti su mister, Muriel e Champions League

Il presidente Antonio Percassi premiato in Regione come "Personaggio dell'anno 2019"
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di Fabio Gennari

Il presidente dell'Atalanta Antonio Percassi ha ricevuto ieri (12 ottobre) in Regione il premio Glgs Ussi come "Personaggio dell'anno 2019", a margine della consegna di questo importante riconoscimento, il numero uno della Dea ha risposto alle domande dei cronisti presenti toccando in particolare due temi interessanti: il futuro di Gasperini, molto chiacchierato soprattutto per la panchina del Genoa, e il mercato con l'ipotesi di scambio ventilata da alcuni giornali tra Muriel e Kulusevski.

«Gasperini? Abbiamo altri tre anni di contratto, non ci sono problemi da parte nostra - ha dichiarato il presidente -. Lavorare con lui non è facile. Però ormai l'abbiamo adottato e soprattutto capito. Quindi dopo la partita lo lasciamo sfogare e poi sappiamo che il giorno successivo è molto più sereno. Ma lui è così e col suo modo di fare stimola giocatori e società in modo significativo. Quando lui dice la sua si fa sentire e non dà la possibilità ai ragazzi di prendere tutto sottogamba».

Smarcata la questione allenatore, le domande si sono poi spostate su altri temi, come, appunto, il mercato e la Champions League. Lo scambio Muriel-Kulusevski pare in questo momento assolutamente lontano dalla realtà e lo stesso Percassi non lascia spazio a troppe interpretazioni: «Muriel-Kulusevski uno scambio possibile? Allo stato attuale non c'è nulla, ci teniamo Luis», le sue parole, a conferma che se la Dea farà qualche operazione sarà per rinforzarsi davvero e non per fare un favore alle avversarie.

Le parole sulla Champions, infine, sono cariche di emozione per un appuntamento davvero storico a Old Trafford: «Speriamo di riuscire a fare un risultato positivo e di trarre degli insegnamenti. Siamo in testa, è vero, ma al ritorno essere davanti sarà più difficile. Le gare sono tutte importanti, tutte decisive, conta non perderle. Cristiano Ronaldo? È un grandissimo giocatore, bisognerebbe chiedere a lui cosa pensa quando gioca con l'Atalanta. Il Manchester United è uno squadrone».

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