Provocazione milionaria

Il prezzo giusto di Muriel e degli altri big della rosa? Almeno 30 milioni in più di quanto si pensi

Chi vuole i giocatori importanti della Dea dovrebbe pagare anche la "quota Champions" che i nerazzurri rischiano di mancare se accettassero partenze importanti

Il prezzo giusto di Muriel e degli altri big della rosa? Almeno 30 milioni in più di quanto si pensi
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di Fabio Gennari

Premessa: in tempi di calciomercato vale tutto e il contrario di tutto. Ma in casa Atalanta si lavora sempre per migliorare la rosa, ogni eventuale cessione deve presupporre un nuovo innesto che renda la squadra più forte e quindi è quasi impossibile (a meno di offerte mostruose, come quella per Romero dell'anno scorso) pensare a partenze a cuor leggero che non vengano adeguatamente coperte con nuovi innesti. Negli ultimi giorni si è parlato molto di Muriel, da Bergamo non sono mai arrivati segnali di cessione e in effetti non c'è nessun discorso aperto con altre società.

Siccome il mercato è sempre da monitorare, lanciamo una provocazione bella grossa. Se qualcuno volesse il colombiano o un altro big della rosa, perché non trasformare la richiesta in qualcosa di clamorosamente fuori logica? Sentite qui: se la valutazione di Muriel è di 25-30 milioni? L'Atalanta dovrebbe chiederne almeno 50-60. È la spiegazione è presto fatta: se mi devo privare di un giocatore che nella corsa alla qualificazione alla Champions League può essere determinante, magari per cederlo a chi sta correndo con me per quell'obiettivo, i soldi che incasso devono bilanciare l'eventuale mancato introito che potrei subire.

Se la Champions League vale, solo per accedere ai gironi, tra i 25 e i 30 milioni di euro è giusto che quei soldi vengano messi sul piatto da chi vuole il giocatore. Non si capisce perché Juventus, Milan e Napoli (tanto per citare le ultime 3 società accostate al nome del colombiano dovrebbero avere l'ok da parte dell'Atalanta per due spiccioli, a gennaio, con "pagherò" spalmati nei prossimi 3-4 esercizi solo per il fatto che queste squadre hanno bisogno di un giocatore come Muriel.

Che il numero 9 della Dea voglia giocare di più è sacrosanto, il calcio è il suo mestiere e sarebbe strano non ci fosse questo approccio. A giugno, vista la carta d'identità e ipotizzando una normale e nuova strategia per il futuro la partenza di Muriel si può anche mettere in preventivo ma a gennaio, tutto questo, è contro ogni logica. A maggior ragione in un momento come questo in cui le condizioni di Zapata non sono ancora ben chiare (ieri ha lavorato a parte con Toloi e Maehle) e quindi serve l'aiuto di tutti.

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