Il tempo che passa, le sorprese e una certezza: l'Atalanta è una grande possibilità
Non siamo ancora al conto alla rovescia anche se la strada sembra tracciata, le opzioni sul tavolo sono quelle chiacchierate ma occhio alle novità

di Fabio Gennari
Anche il lunedì di festa è trascorso senza grandi scossoni, di voci ne circolano molte ma non ci sono segnali di annunci imminenti. Chiaro che tra i tifosi ci sia un'attesa quasi spasmodica, evidente come il primo tassello ovvero la scelta del mister sia la base di ogni ragionamento ma, di fatto e nei fatti, è una settimana oggi che l'addio di Gasperini si è materializzato. Le tappe sono chiare: martedì scorso, a Zingonia, la società si attendeva l'ok al prolungamento e non il preannuncio di un addio che poi è divenuto realtà a stretto giro di posta. Perché un conto sono gli spifferi, altro le decisioni ufficiali.
La fretta degli scorsi giorni, spesso rimarcata anche in questa sede, era legata prima di tutto all'incertezza da cui Gasperini non usciva. Chiaro che la società si è subito mossa, evidente che i tecnici su cui si sono fatte e si stanno facendo valutazioni sono in attesa e quando uno di questi esce di scena, come Sarri, significa che l'Atalanta ha spostato altrove la sua attenzione. Bisogna essere consapevoli di una certezza: la Dea in Champions League, per come è strutturata a livello societario e di squadra, fa gola a molti. Davvero a molti. La considerazione dell'Atalanta a livello nazionale è molto, molto alta.
Siamo di fronte a settimane che saranno piene di spifferi, valutazioni, movimenti e suggestioni, il mercato di inizio giugno sembra per il momento servire solo a chi giocherà il Mondiale per Club, i dirigenti nerazzurri sono al lavoro per definire il nuovo corso e l'attesa, oltre che tecnica, è anche legata alle prospettive. Non appena ci sarà il nome (Vieirà è quello nuovo, Palladino l'outsider che prende quota) e sarà tutto definito in modo ufficiale avremo tempo di ragionare sul piano tattico, sulla rosa attuale e quella che potrà essere, ci aspettano settimane davvero toste da affrontare con fiducia. L'Atalanta è forte.
Fuori l orgoglio Negli ultimi 10 siamo la migliore squadra italiana in Europa. Il mister deve essere uno forte, non siamo noi che dobbiamo cercare ma sono loro che devono proporsi
VIEIRA..OPS
VIERIA..nome tra quelli citati che intriga molto per ambizione e personalità.
L'Atalanta deve essere una scelta e non un ripiego. Che venga e si prenda qualcuno, anche se di nome non altisonante, che la vuole davvero. No a seconde scelte da parte di tecnici bolliti o riciclati,molto meglio un profilo come Palladino