Il tricolore degli Allievi La giovine Atalanta che vince

Il tricolore degli Allievi La giovine Atalanta che vince
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Sembrava tutto perso e invece è tutto vero: gli Allievi Nazionali dell’Atalanta sono Campioni d’Italia. Nella finalissima giocata a Cesena nel pomeriggio di domenica 19 giugno, i baby atalantini allenati da Brambilla hanno avuto ragione sull’Inter per 2-1 e considerando la successione delle reti c’è davvero da esultare. I meneghini, passati in vantaggio con Merola al 28’ della ripresa, sono stati recuperati dal difensore atalantino Bastoni in pieno recupero (41’ st) e, ad una manciata di minuti dalla fine del secondo supplementare, ci ha pensato l’astro nascente orobico Melegoni a regalare lo scudetto alla Dea con una punizione magistrale che ha beffato il portiere interista Mangano.

 

 

Partita tosta, ha vinto il cuore orobico. La partita, giocata sul sintetico dell’Orogel Stadium di Cesena (già teatro di parecchie gare di Serie A e di Serie B), è stata tosta, combattuta, vibrante ma molto corretta. L’Inter ha forse avuto qualche occasione in più per passare in vantaggio, ma il grande merito della squadra bergamasca è stato quello di non arrendersi mai. Il gol dell’interista Merola a 12’ minuti dal termine (negli Allievi si disputano 2 tempi da 40’ minuti e i supplementari sono da 10’ minuti) è arrivato con un tocco ravvicinato di gran classe sull’uscita di Taliento ma quando tutto sembrava perduto i ragazzi di Brambilla hanno fatto scacco matto. In pieno recupero è stato il centrale Bastoni ha rimettere le cose a posto: la sua punizione da fuori area è stata deviata in angolo e sulla fulminea battuta di Melegoni (segnatevi questo nome, centrocampista classe 1999 dal futuro assicurato) il riccioluto numero 6 atalantino ha incornato all’incrocio dei pali un pallone perfetto che ha fissato il risultato sull’1-1. Nei tempi supplementari, lo stesso Melegoni ha prima scheggiato la traversa con una perfetta punizione a giro e poi, a 4’ minuti dal termine, ecco la magia: calcio di punizione laterale, tutti pronti all’incornata in mezzo all’area ma il numero 4 nerazzurro sceglie la via della porta e beffa l’Inter.

 

 

Scudetto numero 16 per l’Atalanta. Quello conquistato a Cesena è lo scudetto numero 16 per l’Atalanta a livello giovanile. La Primavera ha vinto due titoli nei campionati 1992/1993 e 1997/1998, nel campionato Ragazzi arrivò il titolo nel lontano 1949 mentre Berretti (3 vittorie), Allievi Nazionali (4 vittorie) e Giovanissimi Nazionali (5 vittorie) sono le altre categorie in cui l’Atalanta ha trionfato più volte. Con gli Allievi non si vinceva da 11 campionati, il cammino nella final-eight è stato tosto ma la vittoria finale ripaga tutto il settore giovanile dei grandi sacrifici. Questi titoli, oltre al trofeo, certificano quanto sia prezioso e importante il lavoro della "cantera" orobica. Dopo l’avvento di Costanzi al posto di Favini, in molti attendevano al varco le nuove squadre di ragazzi e quest’anno i risultati sono ottimi: quarti di finale per la Primavera e scudetto Allievi. Da questo pomeriggio, inoltre, inizia la rincorsa dei Giovanissimi Nazionali di Stefano Lorenzi (presenti a Cesena per tifare i compagni più grandi) che potrebbero regalare un'altra bella soddisfazione al presidente Percassi e a tutta la tifoseria orobica.

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Taliento, Del Prato, Ogliari, Melegoni, Alari, Bastoni, Latte, Colpani, Capone, Mallamo, Rinaldi.

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1999 e 2001, annate d’oro. Il gruppo degli allievi è formato da ragazzi del 1999, oltre a qualche innesto di giovanotti del 2000. Sicuramente servirà altro tempo per farsi notare in prima squadra ma l’anno prossimo molti dei Campioni d’Italia atalantini saliranno in Primavera agli ordini di Bonacina. La Primavera, nel prossimo biennio, sarà infatti formata da ragazzi classe 1998 e 1999. Melegoni e tutti gli altri avranno dunque modo di misurarsi con un campionato ancora più importante. Chi conosce bene il settore giovanile parla con grande entusiasmo anche della nidiata dei 2001, i ragazzi che si stanno giocando l’altro scudetto giovanile nella categoria Giovanissimi sono tutti molto interessanti e nei prossimi giorni proveranno a replicare la vittoria in campionato nel proprio girone anche contro Empoli, Cesena e Roma. Si parla di ragazzi under 15, tanti elementi sono già nel giro delle Nazionali giovanili e mister Lorenzi vuole a tutti i costi arrivare fino in fondo.

 

 

Gasperini e i giovani: occhio alle sorprese. Per Melegoni (1999) o addirittura Gyabuaa (2001 arrivato dal Parma l’anno scorso e da molti definito il nuovo Pogba) potrebbero esserci parecchie sorprese nei prossimi mesi. Il nuovo tecnico nerazzurro Gasperini già a Genova teneva in grande considerazione i talenti in erba che crescevano nel settore giovanile. Per l’ultima gara di campionato con l’Atalanta giocata a Genova il 15 maggio scorso, Gasperini era tentato di convocare e far esordire il classe 2001 Pellegri: non se ne fece nulla ma in quella settimana il Genoa giocò in casa del Casale (Serie D) una gara amichevole e il ragazzino segnò anche un gol nei pochi minuti trascorsi in campo. «Tengo sempre sotto controllo i giovani, soprattutto quelli bravi» ha detto Gasp nella conferenza di presentazione. A Zingonia non mancano di certo, chissà che non ci siano grandi sorprese nei prossimi mesi.

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