Ilicic, Muriel e la favola Traoré Un unico neo: l’errore di Kjaer

Ilicic, Muriel e la favola Traoré Un unico neo: l’errore di Kjaer
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Bravi tutti, soprattutto quelli davanti. Menzione particolare per Ilicic e Muriel perché se il colombiano segna la tripletta, allo sloveno è giusto battere le mani per una prestazione ottima anche in fase di ripiegamento. Unico neo? L’errore di Kjaer. Capita a tutti di sbagliare e questo è figlio del fatto che si propone e si accetta l’uno contro uno a tutto campo.

 

 

Gollini 7: non può nulla sul regalo di Kjaer per Okaka, respinge bene su Lasagna al 30’ con il piede e fino al 6-1 non deve più intervenire: al 78’ bravo a deviare sulla traversa il sinistro da fuori di Fofana.

Djimsiti 6: quando Lasagna lo punta sull’uno contro uno va in difficoltà ma ha il merito di non perdere mai le distanze e di restare sempre concentrato sulla partita. Esce sul 5-1 con de Roon che passa centrale, buona prestazione. (53’ Malinovskyi 6,5: entra molto bene e più volte cerca di rifinire verso la porta avversaria non trovando il pertugio giusto per segnare. Nessun problema, ci riprova a Napoli. Garantito)

Kjaer 6: grave errore in avvio che regala ad Okaka il gol del vantaggio, per il resto tiene bene il campo e non commette nessuna sbavatura in una partita che scivola via con totale semplicità in zona difensiva.

Toloi 7: dentro all’ultimo secondo per Palomino, si muove molto bene sia in copertura che in uscita ma ciò che piace ancora di più è che pure con il risultato clamorosamente acquisito lui gioca a 70 metri dalla porta. In pressione.

 

 

Hateboer 7: spina costante nel fianco dell’Udinese, spinge fino alla fine con grande potenza e spirito di abnegazione creando spessissimo i presupposti per il gol.

De Roon 8: splendido assist per Ilicic che pareggia i conti, sia in mezzo al campo che in difesa è una presenza costante e non deve trarre in inganno il fatto che gli avversari restano con l’uomo in meno. L’atteggiamento è quello giusto, fino alla fine.

Pasalic 7,5: dopo un primo tempo “normale”, alza sensibilmente i giri del motore e oltre a trovare il gol ne sfiora un altro e spinge fin dentro l’area di rigore anche con l’avversario ormai a terra.

Castagne 7: percussione da applausi al 43’ da cui nasce il gol del 3-1, per il resto partita di grande sostanza con un paio di spunti nella ripresa che potevano davvero regalargli la gioia del gol.

 

 

Gomez 8: primo tempo di grande sostanza, apre la ripresa con l’assist a Muriel per il 4-1 e poi fallisce la più facili delle occasioni per il punto del 5-1. Esce al 65’ tra gli applausi di tutto lo stadio, altra prestazione di grande livello. (65’ Barrow 6,5: entra subito bene, sfiora il gol e fino alla fine si muove con ottima continuità. Mezz’ora positiva, per lui e per il Papu che riposa).

Ilicic 8,5: segna un gol di straordinaria importanza al 21’ che il Var convalida dopo 3’ minuti (segnalato un fuorigioco che non c’era), conquista il rigore che poi Muriel trasforma con maestria e causa il rosso a Opoku e al 43’ insacca la doppietta in mischia facendo esplodere lo stadio. Esce nel finale per Traore, lo stadio lo premia con un grande coro e quei 2-3 recuperi in fase difensiva spiegano tutto. (77’ Traore 7: entra e segna subito, è bravo e lo sapevamo ma vederlo con questo impatto pure in serie A è un piacere per gli occhi).

Muriel 8,5: innesca lui de Roon che poi serve a Ilicic il gol del pareggio, trasforma con freddezza il rigore del 2-1 e in avvio di ripresa timbra da grande opportunista il gol del 4-1 prima di segnare con precisione pure il rigore del 6-1. La sensazione è che si accenda solo ad intermittenza ma, quando succede, per gli avversari è un disastro.

 

 

All. Gasperini 9: pochi giorni dopo Manchester, ribadisce a tutti il concetto di calcio che porta avanti: si gioca sempre per fare gol. Anche quando vai sotto. Anche quando sei in vantaggio di 5 o 6 gol. Senza Zapata la squadra costruisce lo stesso quantità industriali di palle gol e stavolta riesce pure a concretizzarne un buon numero. Avanti così, a Napoli senza paura.

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