In attesa di scoprirli, con i nuovi acquisti l'Atalanta è atleticamente più forte
I nuovi arrivi hanno in comune una prestanza fisica di alto livello. Il motore sembra esserci, ora bisogna lavorarci su
di Fabio Gennari
Dal vivo, per il momento, abbiamo potuto osservare solo il francese ex Torino Adopo. Chi ha vissuto a stretto contatto anche con l'olandese Bakker e il bosniaco Kolasinac, tuttavia, racconta di come le impressioni siano assolutamente corrette: l'Atalanta, in questo primo scorcio di calciomercato, si è assicurata tre atleti di alto livello che ora sono chiamati a fare la differenza anche in campo. Sul piano tecnico, su quello tattico e senza dimenticare mai la personalità e la capacità di fare delle scelte in poco, pochissimo tempo.
Nella rosa della Dea ci sono stati (Gomez e Ilicic) e ci sono ancora (Boga e Lookman) elementi che rappresentano delle eccezioni, ma con Gasperini al comando molto spesso - per non dire quasi sempre - si è cercato e si cerca di tenere alto il livello "fisico" del gruppo e, ove possibile, anche di ringiovanire e rinfrescare la rosa.
Un classe 1993 e due classe 2000 sono il mix che la società orobica ha scelto in questa prima fase di mercato e se per capire cosa potranno dare al gioco dei bergamaschi c'è bisogno di aspettare un po', è evidente come il gruppo abbia acquisito muscoli e centimetri.
Le tre competizioni, il confronto sempre più acceso dal punto di vista atletico soprattutto con quelle squadre che hanno una cifra tecnica inferiore e il calcio di oggi che si spinge sempre di più verso forza ed esplosività rendono quasi necessario lavorare su giocatori che diano le più ampie garanzie dal punto di vista fisico. Nel recente passato, l'Atalanta ha dato segnali di essere un po' logora in alcuni reparti e l'inserimento dei nuovi lascia la sensazione che anche su questo aspetto si stia cercando un rinnovamento che appare prezioso. Quasi necessario.