In Bologna-Atalanta è tornato in campo Demiral e si tratta di una cosa importante
Il numero 28 di Gasperini ha rivisto il campo al Dall'Ara e le risposte sono state positive. Per tutto il gruppo, la sua presenza, è positiva
di Fabio Gennari
Il ritorno in campo di Merih Demiral, dopo oltre cinquanta giorni dalla gara con l'Inter e dopo una preparazione dicembrina trascorsa lavorando sempre a parte, è una notizia molto importante per la Dea. Gasperini a Bologna ha scelto di cambiare Palomino al 77', in quel momento il tecnico della Dea poteva scegliere anche Okoli o Djimsiti, ma ha preferito il turco. La scelta è significativa perché non era un momento banale del match, ci si attendeva la fiammata finale del Bologna (che non c'è stata) e il Gasp si è affidato al classe 1998 ex Juventus.
Demiral per l'Atalanta è un giocatore di livello. Nella prima parte di stagione, senza Palomino a disposizione, la posizione centrale della retroguardia orobica è praticamente sempre stata in mano a lui e per settimane il rendimento è stato altissimo. L'Atalanta ha mantenuto le prime posizioni e una difesa davvero poco perforata per diverse giornate e i meriti del turco sono grandi. Anche in prospettiva, uno come Demiral può rappresentare l'uomo più esperto di una retroguardia con ragazzi come Okoli (2001), Scalvini (2003) e, perché no, Cittadini (2002).
L'unica vera incognita riguarda il ginocchio del numero 28 atalantino: ogni tanto il ragazzo è costretto a fermarsi per recuperare e non è ben chiaro di che natura sia il problema. Certamente i fastidi ci sono ma, riuscendo a gestirli, quando il centrale scende in campo si vede tutto il suo valore. Anche a Bologna, qualche intervento di grande vigoria e un paio di falli hanno certificato come l'agonismo messo in campo possa essere prezioso. L'augurio migliore, in questo momento, è che la condizione fisica resti quella dei giorni migliori, così da poter contare anche su di lui per la seconda parte di stagione.