le dichiarazioni

Juric alla vigilia di Torino-Atalanta: «Lookman è tornato disponibile, valuterò se metterlo dall’inzio»

L'allenatore nerazzurro presenta la sfida dell'Olimpico Grande Torino contro la squadra di Baroni, con diverse novità dall'infermeria

Juric alla vigilia di Torino-Atalanta: «Lookman è tornato disponibile, valuterò se metterlo dall’inzio»

di Alessandro Giovanni Pagliarini

Ivan Juric si è presentato in conferenza stampa (nel primo pomeriggio di oggi, 20 settembre) alla vigilia di Torino-Atalanta con il sorriso di chi ha ritrovato elementi importanti e la consapevolezza di dover ancora lavorare per raggiungere il livello desiderato. Il tecnico croato ha fatto il punto sulla squadra dopo le prime uscite stagionali, tra conferme e qualche preoccupazione.

Torna Lookman, Scammacca ancora out

La notizia più importante riguarda Ademola Lookman, finalmente reintegrato nel gruppo dopo le vicende di mercato: «Lookman ha parlato con me, con lo staff e con i suoi compagni, spiegando la situazione. È stato accolto bene e da domani sarà disponibile per le partite. Non è al massimo perché si allena da tanto tempo da solo, ma domani vediamo se partirà dall’inizio. Questi giorni che si è allenato con noi ha fatto molto bene».

Diversa la situazione per Gianluca Scammacca, ancora alle prese con l’infortunio: «Scammacca è ancora indisponibile, dovrebbe iniziare a correre la prossima settimana e poi vediamo come evolve la situazione, ma per ora non ha ancora corso».

Buone notizie invece per Charles De Ketelaere: «De Ketelaere sta molto meglio di quanto si pensasse, già oggi proverà a fare allenamento in gruppo e sulla base di come starà prenderemo una decisione per domani».

L’infortunio di Scalvini «brucia»

Uno dei temi più dolorosi per Juric riguarda Giorgio Scalvini, fermato da un problema muscolare proprio quando sembrava aver trovato la forma migliore: «L’infortunio di Scalvini mi brucia perché ero molto contento di come stava facendo, volevo dosarlo per non rischiare infortuni ma si è fatto male appena entrato. Starà fermo circa un paio di settimane in teoria».

Sul fronte recuperi, il tecnico aggiorna anche su altri elementi: «Ederson sta riprendendo a correre vogliamo accelerare, Kolasinac si allena col pallone e fa possessi con la Primavera, però difficilmente tornerà prima della sosta. Non vogliamo bruciare troppo i tempi».

Lavorare all’Atalanta è diverso

Il tecnico croato riflette anche sul processo di crescita della sua Atalanta: «Qui è un lavoro completamente diverso rispetto che partire da zero, come può essere arrivare a Torino e fare il proprio calcio. Qui bisogna essere intelligenti, da un lavoro precedente ottimo tu devi raccogliere qualcosa e cercare di farlo tuo».

«C’è un processo lungo, non siamo ancora a quello che vorrei io ma è un modo di lavorare diverso rispetto a quello che avevo a Verona e Torino – ha proseguito -. Qua c’è tutto buono, io devo solo cercare di aggiustare quel che non mi piace e poi provare ad aggiungere quello che penso sia meglio. Ci stiamo lavorando abbiamo ampi margini di miglioramento».

Verso la sfida con il Torino

Sulla partita di domani, Juric conosce bene l’ambiente che lo aspetta e la qualità della squadra granata: «Sono stati anni belli a Torino, abbiamo fatto grandissimo lavoro con loro. Ora sono una società solida pieno di grandi giocatori interessanti, hanno tante soluzioni: tanti attaccanti, tanti moduli da poter scegliere».

L’analisi tattica dell’avversario è precisa: «Contro la Roma il Torino ha fatto partita mega attenta, con grandi ripartenze. Hanno giocatori forti nelle gambe, non è facile difendere se attaccano lo spazio. In casa vorranno pressare di più, noi dobbiamo essere pronti».

Le indicazioni sui singoli

Spazio anche per valutazioni sui singoli elementi: «Musah a me è piaciuto contro il Psg, anche contro Lecce avevo visto cose buone. Zappacosta nelle ultime settimane l’ho visto molto bene, è un gran professionista che da sempre il massimo. Arriverà il suo momento, lo tengo molto in considerazione».

Sul giovane Ahanor, arrivato in estate: «Ahanor è un investimento a lungo termine, in allenamento sta iniziando ad avere il ritmo giusto. Ha ancora tante cose da migliorare, ma con l’infortunio di Scalvini si aprono più spazi anche per lui, che sta crescendo tanto».