Il personaggio

Kolasinac è uno spettacolo, ma l’età avanza e il segreto sarà “centellinarlo” per le gare chiave

Grande prova del bosniaco nella sfida con il Chelsea. Adesso bisogna essere bravi nella gestione per averlo sempre al top

Kolasinac è uno spettacolo, ma l’età avanza e il segreto sarà “centellinarlo” per le gare chiave

La prestazione di Sead Kolasinac nella gara contro il Chelsea è stata spettacolare. Il bosniaco ha dato solidità, ci ha messo mestiere e personalità, chiudendo tutti i varchi e proponendosi anche in fase offensiva.

Una prestazione rassicurante che offre, tuttavia, una riflessione per il futuro: il numero 23 dei nerazzurri va gestito al meglio. Non può giocare sempre e sarà prezioso scegliere bene le gare in cui puntare su di lui.

Se pensiamo alla generosità del classe 1993 nato in Germania non ci sarebbero dubbi. Lui ci mette l’anima e sicuramente vorrebbe giocare sempre, ma il segreto è gestire al meglio la sua forma fisica per arrivare agli appuntamenti più importanti e averlo come una delle primissime scelte.

Tanto per essere chiari: dopo aver giocato contro il Chelsea, con il Cagliari a Bergamo potrebbe lasciare il posto ad Ahanor e lavorare in prospettiva per la trasferta contro il Genoa (ambiente caldo, avversari in fiducia).

In secondo luogo, gli impegni in programma. Da qui al 21 gennaio (tra circa 40 giorni), l’Atalanta avrà la maggior parte degli impegni con un buono spazio di recupero tra uno e l’altro. Cagliari (13 dicembre), Genoa (21 dicembre), Inter (28 dicembre), Roma (3 gennaio), Bologna (7 gennaio), Torino (10 gennaio) e Pisa (16 gennaio) fanno sette partite in 36 giorni, mentre la squadra ne ha appena affrontate altrettante, ma in 21 giorni: non è la stessa cosa. E uno come Kolasinac puoi anche scegliere dove e quando farlo giocare. Con tutto il tempo che serve per gestire al meglio qualsiasi intoppo.