Nuove soluzioni

Koopmeiners e Zappacosta, i nuovi jolly nel mazzo del Gasp per cambiare la Dea

Per il tecnico nerazzurro ci sono in rosa alcuni giocatori che possono permettere di variare un po' lo schema tattico

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di Fabio Gennari

Ora che il mercato è chiuso e la rosa (al netto degli svincolati) non potrà cambiare volto fino a gennaio, la domanda sorge spontanea: con gli ultimi innesti, anche senza il famoso attaccante esterno di piede destro in grado di saltare l'uomo, Gasperini cosa può inventarsi per cambiare un po' il volto della squadra orobica? Se Musso e Demiral sono cambi "uomo su uomo" rispetto a Gollini e Romero, gli arrivi di Koopmeiners e Zappacosta rappresentano due innesti su cui si può lavorare molto bene.

Il centrocampista olandese è un mediano dal piede molto delicato, nell'AZ ha giocato sia da centrale che da mezz'ala in uno schieramento a tre, ma la sua posizione preferita è quella di perno basso. Le caratteristiche sono simili ma non identiche a quelle di de Roon, a Koopmeiners manca probabilmente un po' del dinamismo del compagno, ma in più può vantare un piede molto sensibile. In un centrocampo a tre con de Roon e Freuler a sua protezione, Koopmeiners potrebbe giocare da play basso con due attaccanti da innescare anche cercando la profondità.

Oggi l'Atalanta, quando scende in campo con la difesa a tre, si mette a quattro in mezzo, più il trequartista. La variante con la difesa a quattro è ancora più interessante, Gasperini si è messo con il 4-2-3-1 spesse volte l'anno scorso ma è chiaro che con uno come Koopmeiners si può anche ragionare su un 4-3-3 che sposta le ali sulla linea delle punte con un atteggiamento diverso, sia in fase offensiva che di copertura. Per immaginare queste varianti sul campo, tuttavia, bisognerà attendere le prossime settimane, visto che il nuovo numero 7 della Dea non ha ancora messo piede a Zingonia dopo il suo acquisto.

L'altro elemento su cui si può ragionare in ottica di variazioni tattiche è Zappacosta. Esterno a destra o a sinistra per lui non fa differenza (come per Maehle), ma è chiaro che un conto è fare lo stantuffo a tutta fascia e un altro è muoversi in un tridente con licenza di puntare alla porta. Chiaramente l'ex Chelsea, dovesse giocare davanti, non avrebbe le caratteristiche di un Boga o di Muriel, però non è una pista da escludere. Tutto, comunque, passa come sempre da mister Gasperini: vista la sua capacità di migliorare i giocatori, la fiducia che possa accadere ancora è grande.

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