Kulusevski, Ibanez, Barrow e... il Valencia: il bilancio 2020 è già a posto così
Nonostante la pandemia e lo stop di tre mesi, l'Atalanta ha già messo i paletti per chiudere senza pensieri i conti di quest'anno
di Fabio Gennari
«Anche il bilancio 2020 è già a posto, si chiama programmazione». L'amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi ha pronunciato queste parole a L'Eco di Bergamo. Il concetto è chiarissimo e basta allargare un po' il ragionamento per capire che fin da gennaio 2020 la società nerazzurra ha messo a posto il bilancio di quest'anno senza intaccare minimamente i valori tecnici della squadra che lotta per la Champions e mettendosi nella miglior condizione possibile per il mercato estivo.
Rispetto a chi deve andare per forza in Champions perché senza quei soldi non può andare avanti serenamente, i bergamaschi sono nella condizione di puntare al bersaglio grosso con il solo obiettivo sportivo da perseguire. Cedere tre elementi che sono stati ai margini del progetto come Kulusveski, Barrow e Ibanez incassando potenzialmente circa 70 milioni di euro, a cui si aggiungono gli introiti derivanti dal passaggio del turno in Champions dopo aver battuto il Valencia, significa anche presentarsi al prossimo mercato con soldi da investire e nessun bisogno di vendere.