La apre Lookman, la chiude la sorpresa Sulemana: Roma battuta 2-1, Atalanta in Champions!
Vittoria meritata per i bergamaschi, che chiudono i conti con la qualificazione europea più importante con due giornate d'anticipo (come l'anno scorso)

di Fabio Gennari
Prima Lookman, poi Sulemana. Due protagonisti talmente lontani l'uno dall'altro che sembra un film, qualcosa che merita di essere raccontato per bene. Ci sarà tempo, ora è quello della festa, perché grazie al 2-1 sulla Roma (per i giallorossi in gol Cristante) l’Atalanta è aritmeticamente in Champions: una conferma importante, ancora da terza in classifica e con meriti enormi distribuiti per tutta la stagione. A fine campionato, saranno 30 giornate (su 38) passati in una delle prime tre posizioni della classifica.


La gara inizia nel silenzio dello stadio in memoria del tifoso nerazzurro Riccardo Claris e del bomber Oliviero Garlini. Le due Curve (assenti i tifosi della Roma per trasferta vietata) non cantano e dunque si vive "solo" delle fiammate che regala il campo. Parecchie, per la verità, fin dalle prime battute.
Al 6’ De Ketelaere è in ritardo sul bel cross di Zappacosta, ma dopo una respinta di Carnesecchi su Cristante (8’) c’è il gol di Lookman, che mette in fila tre cifre tonde: il destro su assist di De Ketelaere che sorprende Svilar significa 100 gol in stagione per la squadra, 60 per il tridente composto da lui, Retegui e dal belga e 20 personali nell'annata.




L’Atalanta è in pieno controllo, all’11’ Ederson e al 19’ De Ketelaere falliscono il raddoppio, così come al 23’: Lookman per De Ketelaere, che trova Svilar. Sulla ribattuta Retegui è pronto, ma la palla va fuori. Nonostante una bella Atalanta, nella seconda parte della prima frazione la Roma pareggia (32’, Cristante) e sfiora pure un vantaggio che sarebbe stato troppo per quanto visto in campo.
Dopo il riposo, la gara resta viva e divertente. L’Atalanta continua a macinare gioco e creare situazioni interessanti, ma al 64’ lo stadio si prende un bello spavento: incrocio Kone-Pasalic, Sozza indica subito il dischetto, ma ogni replay (ne hanno mandati da tutte le angolazioni possibili) mostra come non ci sia nessun tipo di contatto tra il croato e il (bravissimo) numero 17 della Roma. Il direttore di gara, al Var, torna quindi sui propri passi.



Poco più tardi, sopra il cielo di Bergamo, si allineano gli astri di Ibrahim Sulemana, prima di oggi appena 121 minuti e sei presenze in campionato senza nessun tipo di soddisfazione. Il numero 6 della Dea, al 69’, ci prova con il destro ma trova Rensch a mettere in angolo; dopo un destro di Lookman fuori di un soffio (75’) è ancora il numero 11 atalantino a fuggire sulla corsia mancina e a mettere al centro per Samardzic: appoggio per l’accorrente classe 2003 ex Cagliari, stoccata di collo all’angolino e stadio al manicomio.
Dopo 5’ di recupero e nessun altro vero brivido, l’Atalanta torna in Champions League per la quinta volta nel novennale ciclo Percassi-Gasperini. Ora è anche aritmetico, ora non ci sono più calcoli da fare. Un risultato straordinario.
Atalanta-Roma 2-1
Reti: 9’ Lookman (A), 32’ Cristante (R), 76’ Sulemana (A).
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; de Roon, Djimsiti, Kossounou; Bellanova (83’ Ruggeri), Pasalic (68’ Sulemana), Ederson, Zappacosta; De Ketelaere (68’ Samardzic), Retegui (88’ Maldini), Lookman (88’ Brescianini). All. Gasperini.
Roma (3-4-1-2): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka; Rensch (75’ Pisilli), Cristante, Kone (86’ El Shaarawy), Angelino; Soulé; Dovbik (86’ Saelemaekers), Shomurodov (86’ Baldanzi). All. Ranieri.
Arbitro: Sozza di Seregno.
Ammoniti: 90’ Djimsiti (A).