Segno del destino?

La costante dell'Europa League nerazzurra? I pali (a Lisbona, Liverpool e Marsiglia)

Anche al Velodrome, sul taccuino finisce un'occasione in cui c'è un legno colpito, in questo caso dagli avversari. Come ad Anfield

La costante dell'Europa League nerazzurra? I pali (a Lisbona, Liverpool e Marsiglia)
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di Fabio Gennari

L'Atalanta ha giocato fino a questo momento cinque partite nella fase a eliminazione dell'Europa League e nelle tre trasferte contro Sporting Lisbona, Liverpool e Marsiglia ci sono sempre state delle situazioni in cui pali o traverse hanno condizionato il risultato.

Per il momento ha sempre detto bene alla formazione di Gasperini e speriamo che anche a Bergamo, con il Marsiglia, si possa festeggiare al fischio finale un passaggio del turno che significherebbe l'accesso alla finale di Dublino.

A Lisbona, contro lo Sporting - tra l'altro sempre con il tedesco Siebert a dirigere la gara -, il computo dei pali si è fermato sul 3-1 per l'Atalanta. Scamacca, Holm e Lookman hanno visto fermarsi le proprie conclusioni sui legni della porta avversaria, al pari di Coates per i padroni di casa.

Ad Anfield, nel trionfo per 3-0 che ha visto Scamacca (doppietta) e Pasalic andare in gol, il primo tempo della gara d'andata è stato invece segnato dall'incredibile traversa-palo di Elliot.

Ieri sera (2 maggio), sul punteggio di 1-1, il Marsiglia ha colpito l'incrocio con Ounahi (destro a giro) e la gara si è chiusa con un nulla di fatto. Tutto sarà deciso tra una settimana a Bergamo, la speranza è che i pali colpiti all'andata siano ancora un bel portafortuna per de Roon e compagni negli ultimi 90 minuti prima di Dublino.

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