La Dea non si ferma più, ma i tifosi prima o poi chiederanno il risarcimento coronarie...
Colpisce anche la serenità di Gasperini nella gestione di una volata Champions sempre più incandescente e la sua abilità nel dosare Ilicic che, se giocasse sempre ai livelli a lui consoni, sarebbe da Pallone d’Oro

di Xavier Jacobelli
A parte il risarcimento danni coronarie che, prima o poi, i tifosi chiederanno a questa squadra pazzesca che vince a Firenze per 3-2 pur sprecando almeno 7 (sette) palle-gol, come non elogiare una volta di più la Dea?
I numeri sono impressionanti: miglior attacco del torneo (71 gol); quinta vittoria in trasferta nelle ultime sei partite lontano da Bergamo; Zapata alle reti n.12 e n.13 (quattro nelle ultime 5 gare); Malinovskyi che porta a 8 gli assist dettati sinora; Ilicic che segna il rigore decisivo; controsorpasso al Napoli e quarto posto difeso nel modo migliore per prepararsi allo spareggio Champions con la Juve, domenica al Gewiss.
Al Franchi i nerazzurri hanno dato una prova di forza, pur essendo stati mesi sotto pressione dalle vittorie di Milan, Juve, Napoli, Lazio e Roma che avevano preceduto il confronto con i viola, ai quali non è bastato lo stato di grazia del ventunenne Vlahovic, attaccante di pregio assoluto. Colpiscono dell’Atalanta la consapevolezza dei propri mezzi, il ruolo sempre più importante di Freuler e de Roon in mezzo al campo, la crescita esponenziale di Malinovskyi, la capacità di sopperire alle assenze di Hateboer e Pessina, quest’ultimo sicuramente uno dei migliori centrocampisti italiani, tant’è vero che gode ottime chances di entrare nel gruppo dei ventitré agli Europei. E grazie a Dio, nonostante la positività al Covid, egli è in buone condizioni di salute, sebbene debba osservare l’isolamento fiduciario.
Colpisce anche la serenità di Gian Piero Gasperini nella gestione di una volata Champions sempre più incandescente e la sua abilità nel dosare l’impiego di Ilicic che, se giocasse sempre ai livelli a lui consoni, sarebbe da Pallone d’Oro. Quando, dopo la vittoria sulla Fiorentina, gli hanno fatto la domanda sul futuro del campione sloveno, la risposta del Gasp è stata meravigliosa: Josip è uno di noi e poi, dove vuole andare visto che con noi sta così bene? Impagabile Gasperini.