Nella storia

La Dea Regina d'Inghilterra: apoteosi nerazzurra a Liverpool, abbiamo vinto 0-3

Nemmeno nei sogni più belli ci si poteva aspettare una serata così. Scamacca e Pasalic ammutoliscono Anfield e fanno esplodere i bergamaschi

La Dea Regina d'Inghilterra: apoteosi nerazzurra a Liverpool, abbiamo vinto 0-3
Pubblicato:

di Fabio Gennari

Oltre i sogni più belli, oltre ogni migliore aspettativa dei tifosi più ottimisti. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini vince per la seconda volta su due partite giocate ad Anfield, contro il Liverpool. Scamacca e Pasalic firmano un 3-0 che vale soltanto per l’andata, ma che racconta di come, qui a Liverpool, nel mitico stadio dei Reds, sia successo qualcosa di davvero grande. Incredibile. Storico. L’altra volta - era il novembre 2020 - non c’era il pubblico, stavolta invece lo stadio era pieno. Eppure, per il grande Liverpool, è finita pure peggio. C’è ancora un ritorno da giocare, ma adesso la questione Europa League si sta facendo seria. Molto, molto seria.

Primo tempo da sogno

La tegola dell’ultim’ora per Gasperini è arrivata con l’infortunio di Kolasinac: il bosniaco si è fermato per un problema muscolare nella rifinitura e al suo posto, mancando anche Scalvini, il tecnico di Grugliasco ha dovuto arretrare in difesa capitan de Roon. Per il resto, il 3-4-1-2 dei bergamaschi è completato da Djimsiti e Hien davanti a Musso, Ederson e Pasalic centrali con Zappacosta e Ruggeri sulle corsie laterali, Koopmeiners a supporto di Scamacca e De Ketelaere. Il Liverpool, rispetto alle attese, va in campo con Gakpo in attacco al posto di Salah e la difesa a quattro formata da Tsimikas, Konatè, Van Dijk e Gomez, mentre in mezzo al campo il terzetto di Klopp è formato da Jones, Endo e Mac Allister, con Elliot, Nunez e Gakpo a formare il tridente offensivo. Clima incandescente ad Anfield, più di sessantamila tifosi sugli spalti, tra cui oltre 2.100 bergamaschi, sistemati alla sinistra della tribuna centrale.

Dopo il leggendario You’ll Never Walk Alone cantato da tutto il pubblico inglese (da far tremare i polsi...), la gara inizia subito su ritmi altissimi e la prima palla gol, clamorosa, è dell’Atalanta: i nerazzurri spingono forte, un rimpallo su De Ketelaere al 3’ mette Pasalic davanti alla pota sguarnita, ma il suo destro a colpo sicuro viene respinto con la faccia da Kelleher e finisce in angolo. Rivedendo il replay, il croato poteva fare qualcosa in più, ma la parata resta pazzesca. Sull’altro fronte, palla verticale di Jones per Nunez, che si allarga a sinistra e calcia in diagonale trovando Musso pronto a salvare con un volo plastico (4’). Dopo una conclusione alta di Mac Allister (5’), al 12’ sono ancora i bergamaschi ad affacciarsi in area: cross basso di Zappacosta (12’), tacco di De Ketelaere e conclusione di Koopmeiners rimpallata da Konatè.

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La pressione dei padroni di casa aumenta con il passare dei minuti. Al 26’ Musso viene salvato da una clamorosa traversa-palo sul sinistro morbido di Elliot, poi al 39’ succede quello che nemmeno nei sogni più belli ci si può immaginare: l’Atalanta passa in vantaggio ad Anfield. Costruzione sulla destra di Djimsiti per Koopmeiners, la palla lunga per Zappacosta è perfetta e il numero 77 è bravissimo a trovare al centro Scamacca, che dal cuore dell’area di rigore supera Kelleher. Il settore ospiti esplode: dopo aver ammutolito il muro giallo di Dortmund, anche la mitica Kop resta senza voce di fronte alla rete del vantaggio nerazzurro. Non solo: gli orobici hanno pure con il rammarico, enorme, del 2-0 mancato nel recupero del primo tempo da Koopmeiners (su assist di Pasalic), che calcia addosso al portiere avversario.

Scritta una pagina di storia

A inizio ripresa, il Liverpool cambia marcia inserendo Salah, Szoboszlai e Robertson. Nel giro di pochi minuti arrivano tre occasioni, con Musso che è bravissimo a respingere sul mancino del numero 11 egiziano al 55’. Passato lo spavento, ecco l’apoteosi: De Ketelaere al 61’ scappa sulla destra, il cross al centro per Scamacca è al bacio e quando il piede sinistro di Gianluca manda la palla in fondo al sacco esplode qualsiasi cosa abbia i colori nerazzurri in quel di Anfield e a qualsiasi latitudine del sistema solare. Un momento difficile da trasmettere a parole. Poco dopo, Koopmeiners, solo in area, fallisce in diagonale il gol dello 0-3. Klopp prova a rispondere inserendo tutte le punte a disposizione e Salah, al 79’, segna il gol dell’1-2 sotto la Kop, ma è in fuorigioco. Due minuti più tardi è invece Scamacca a fallire la tripletta su torre di Djimsiti. All’83’, però, viene scritta la storia: ancora Scamacca manda al tiro Ederson, il portiere Reds para ma sulla ribattuta Pasalic insacca lo 0-3. È una magia. Una magia totale.

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Nel finale non succede più nulla. Quando l’ottimo arbitro turco Meler fischia tre volte, ci si rende davvero conto che il sogno è diventato realtà. Le facce rigate di lacrime dei tifosi nerazzurri sono lì a testimoniare qualcosa che capiremo solo tra un po’. Certo non subito, in una notte in cui il freddo vento che tira dal mare pizzica le membra vibranti di adrenalina. Un’emozione che non si ferma, che scorre per minuti e minuti dentro Anfield e nei cuori di tutto il popolo nerazzurro. Anche Antonio Percassi, Gasperini, Steve Pagliuca, tutti i dirigenti e il gruppo al completo gioiscono e impazziscono di gioia.

Liverpool-Atalanta 0-3

Reti: 39’ e 61’ Scamacca (A), 83’ Pasalic (A).

Livepool (4-3-3): Kelleher; Tsimikas (46’ Robertson), Konatè, Van Dijk, Gomez; Jones (46’ Szoboszlai) Endo (76’ Diogo Jota), Mac Allister; Elliot (46’ Salah), Nunez (60’ Diaz), Gakpo. All. Klopp.

Atalanta (3-4-1-2): Musso; de Roon, Hien, Djimsiti; Zappacosta, Ederson, Pasalic, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere (89’ Miranchuk), Scamacca. All. Gasperini.

Arbitro: Meler (TUR).

Ammoniti: 25’ Hien (A), 77’ Ruggeri (A).

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