Xavier Jacobelli

La Fiorentina ha meritato i quarti di finale, Firenze non merita quei tifosi incivili

La Fiorentina ha meritato i quarti di finale, Firenze non merita quei tifosi incivili
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di Xavier Jacobelli

La Fiorentina ha meritato di qualificarsi ai quarti di finale della Coppa Italia perché ha giocato addirittura meglio dell’Atalanta negli ultimi venti minuti, quando era ridotta in dieci a causa dell’espulsione di Pezzella e ha avuto la forza di cercare e trovare il gol della vittoria con Lirola. L’Atalanta, inizialmente scesa in campo a Firenze in formazione diversa per cinque undicesimi rispetto alla squadra che sabato scorso aveva inchiodato l’Inter sul pareggio, ha pagato sia gli sforzi sostenuti a Milano sia il tardivo risveglio nella ripresa. Con Ilicic e Gomez in campo, i nerazzurri hanno suonato tutta un’altra musica, ma non c’era più tempo per andare almeno ai supplementari: quel tiro di Malinovskyi allo scadere, fuori di un nonnulla, ha sigillato l’esito deludente della trasferta.

Al di là della dolorosa fuoruscita dalla Coppa Italia, di cui l’Atalanta è stata finalista nella passata edizione; del nuovo rigore negato perché al Var non c’erano e, se c’erano dormivano; dei due legni colpiti; a far male non è solo il risultato negativo, ma il comportamento ignobile dei barbari annidati dietro la panchina di Gasperini e sugli spalti del Franchi, la cui eco è rimbalzata in diretta tv. Se il razzismo negli stadi è la più bieca espressione di inciviltà e di ignoranza, altrettanto ributtanti sono la volgarità, la maleducazione, la vigliaccheria di chi ha offeso in un modo premeditato e sistematico il tecnico nerazzurro, bersaglio indifeso e invece difendibile, magari con una sospensione temporanea della partita, come giustamente accade in caso di ululati razzisti.

In questi anni, il Sistema Calcio Italia ha tollerato il progressivo e inarrestabile imbarbarimento degli stadi, minimizzando, sottovalutando, addirittura ignorando la marea montante di inciviltà che ha partorito le vergogne di cui sopra. A Gasperini va tutta la nostra solidarietà, tutto il nostro sostegno e l’ammirazione per avere stoicamente resistito a un trattamento indegno. Siamo certi la pensi allo stesso modo anche un signore come Rocco Commisso che coltiva la virtù del rispetto e dell’educazione e molto ha da insegnare ai barbari.

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