La grande corsa dello stadio e dopo Muriel, un vice Gomez

La grande corsa dello stadio e dopo Muriel, un vice Gomez
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Un cantiere da sogno, uno stadio che prende forma giorno dopo giorno e il mercato che martedì ha fatto registrare una novità importante: Luis Muriel è convinto del progetto Atalanta. Sono giornate intense per i tifosi della Dea: la società martedì ha aperto ai giornalisti le porte del cantiere della Curva Pisani ed è stato bello scoprire come i lavori procedano spediti.

 

 

Percassi ogni giorno due volte in cantiere. Quello dello stadio è un cantiere complicato, ogni giorno ci lavorano circa ottanta persone divise su turni che iniziano alle 6 e finiscono alle 22 con l'obiettivo di rispettare la tabella di marcia. Il presidente della Dea Antonio Percassi al mattino presto e la sera tardi passa a vedere come proseguono i lavori, tra gru gigantesche a far da sentinelle e pilastri che crescono come i funghi. La demolizione della Curva Pisani è iniziata il 7 maggio e a distanza di poco più di un mese tutto procede nel migliore dei modi. «Stiamo rispettando la tabella di marcia - spiega Roberto Spagnolo, responsabile unico dei lavori per Stadio Atalanta - e questo è molto importante. Inizialmente c'erano la Despe - Demolizioni Speciali e Milesi Scavi per la fase di demolizione, scavi e reinterri, sono stati veloci e hanno risparmiato una settimana rispetto al previsto. La SMV Costruzioni si occupa del coordinamento dei lavori, adesso ci sono ottanta persone in azione che entrano sempre dai tornelli per garantire massima sicurezza ma tra un mese toccheremo punte di 250 operai».

 

L'ultimo tramonto visto dalla Nord prima della demolizione

 

Gli impressionanti numeri del cantiere. Spagnolo è soddisfatto di come procedono i lavori: «Lunedì mattina abbiamo iniziato la posa dei prefabbricati Isocell e sono già 26 quelli sistemati. Con il cemento c'è tolleranza di centimetri, con il ferro delle armature si parla di millimetri: la prossima settimana le difficoltà aumenteranno ma già oggi i numeri sono enormi. Abbiamo usato settecento tonnellate di ferro, diecimila metri cubi di cemento tra getto in opera e prefabbricati, mentre la copertura, che inizieremo a montare a luglio (se ne occuperà la Maeg di Treviso con tubi Dalmine), peserà mille tonnellate».
Mentre il direttore unico dei lavori e il responsabile di cantiere, il geometra Nodari, illustrano le attività in corso, gli operai continuano a lavorare senza sosta: «Difficilmente riusciremo ad anticipare, l'obiettivo è arrivare a fine settembre con il cantiere chiuso e giocare lontano da Bergamo solo due partite: lunedì pomeriggio è arrivato l'ok definitivo dalla Prefettura, disputeremo le gare interne a Parma». Dal punto di vista progettuale, nel giro di un paio di settimane si inizieranno a valutare anche le opere da fare in futuro e non è affatto esclusa l’ipotesi di un rifacimento della copertura della tribuna Ubi.

 

 

La partita con l'Uefa: presto la visita dei commissari. Spostando il mirino sulla possibilità di giocare a Bergamo le partite di Champions League, Spagnolo svela alcuni retroscena: «Ho sentito poche ore fa i commissari Uefa, ho cercato di illustrare la situazione e i primi riscontri confermano la disponibilità a verificare la possibilità di giocare qui. Entro pochi giorni sarà fissata la data del viaggio della visita a Bergamo per valutare il cantiere e il progetto». Dunque l'impresa è difficile ma non impossibile. «Mostreremo alla Uefa cosa abbiamo fatto e cosa ci impegniamo a fare per avere il suo ok, ci sono interventi che non erano previsti, ma che proveremo a completare lo stesso in modo definitivo come nella zona spogliatoi, altri per cui stiamo cercando una soluzione e altri ancora per cui certamente servirà la deroga: mi aspetto la visita al cantiere entro la fine di giugno e l'eventuale ok da parte loro per la metà di luglio. Se l'Uefa confermasse la possibilità di giocare a Bergamo in Champions, il cantiere correrà ancora di più. Noi ci proviamo».

 

 

Mercato: Muriel è convinto, sorpresa in mezzo? Sul fronte mercato, la notizia riguarda la posizione del colombiano Luis Muriel. Da quello che è filtrato, la società orobica continua a lavorare con il Siviglia ed è in vantaggio sulle altre pretendenti, ma l’elemento nuovo è il pieno gradimento espresso dal calciatore per la soluzione Atalanta. Muriel in questo momento si trova in ritiro con la Colombia per preparare la Copa America, con lui c’è anche Duvàn Zapata e chissà che i due non stiano già parlando del futuro a Bergamo. Per il secondo acquisto, già paventato dal presidente Percassi nelle ultime interviste, la corsa sembra essere tra il vice Gomez e il centrocampista. Proprio per il ruolo di alternativa in mezzo a Freuler e de Roon, sempre in attesa di Pasalic, non trovano riscontri le piste che portano a Veretout della Fiorentina e Duncan del Sassuolo. A questo punto il nuovo arrivo potrebbe essere un giocatore di spessore reduce da una stagione positiva e che ha voglia di misurarsi con il campionato italiano e la Champions League. Una “sartorata” d’alto livello, con buona pace di chi già vedeva il direttore tecnico a fare il mercato del Milan.

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