La super stagione di Maxi e le note dolenti in attacco

La super stagione di Maxi e le note dolenti in attacco
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Concludiamo il pagellone dell'Atalanta 2014/2015 con il reparto offensivo. Gli attaccanti nerazzurri sono stati molto spesso al centro dei pensieri e delle paure dei tifosi e dei dirigenti, ci sono state grandi giocate in zona gol (ad esempio le rovesciate di Pinilla) ma anche tanti errori pesanti (come il rigore di Denis contro la Juventus). La squadra, dal punto di vista della pericolosità e dei tiri in porta, è stata quasi sempre in fondo alle speciali classifiche del campionato e questo è un dato che deve far riflettere.

Chi ha convinto. Il miglior giocatore d'attacco della stagione è stato, per distacco, Maxi Moralez (voto 9). Il folletto argentino ha iniziato il campionato con qualche difficoltà, Colantuono per ben 4 partite nelle prime 10 giornate lo ha lasciato in panchina dall'inizio alla fine. Quando l'Atalanta è tornata a dare segnali positivi dalla cintola in su è stato Moralez è tornato al suo posto nel 4-4-1-1 o nel 4-3-3. Da quel momento, non è più uscito.

Con 5 gol e 6 assist, Moralez è stato molto spesso decisivo, ma anche quando non è arrivata la finalizzazione le sue prestazioni sono sempre state ampiamente all'altezza. Anzi, Moralez si è conteso con Sportiello la palma del migliore in campo in tantissime partite. Nel finale di stagione, Reja ha cambiato modulo e qualcuno pensa che lui sia fuori dai papabili titolari per il futuro. La verità è che il mister goriziano è troppo esperto e intelligente per accantonare a cuor leggero il piccolo argentino, che si distingue sempre per spirito di abnegazione e una saggezza tattica che gli permette di stare ogni volta tra i migliori.

L'altro attaccante che può essere considerato una grande certezza per il futuro è il cileno Mauricio Pinilla (voto 8,5). Il suo voto poteva tranquillamente essere più alto senza le tre giornate di squalifica che ha dovuto scontare per il calcione a Basha del Torino (in tutto sono 5 le partite che ha dovuto saltare perché fermato dal giudice sportivo), nonostante questo la capacità di fare gioco per la squadra, non appena la condizione fisica è tornata buona, è la migliore garanzia per il domani. Anche se le statistiche puramente nerazzurre incoronano Denis (8 gol) come bomber stagionale il vero miglior marcatore del 2014/2015 è lui.

Con 10 gol tra Campionato e Coppa Italia con le maglie di Genoa e Atalanta, Pinilla ha fatto vedere ottime cose, le sue tre perle in rovesciata hanno fatto esaltare il pubblico e in generale con 6 reti è quasi sempre stato decisivo.  Pinilla ha una media gol di 177 minuti per ogni realizzazione, praticamente va in gol una volta ogni due partite e visto il lavoro che fa per gli altri non può che essere lui il titolarissimo del futuro.

Chi ha deluso. Veniamo alle note dolenti. Tralasciando il giovane Valerio Rosseti (non ha quasi mai giocato, stagione ingiudicabile), le altre punte a disposizione erano German Denis, Richmond Boakye e Rolando Bianchi. Iniziamo da Denis (voto 5,5) e sgombriamo subito il campo da ogni equivoco:  il voto è vicino alla sufficienza soltanto perché ha realizzato 8 gol. Dal punto di vista numerico, uno che segna il 21% delle reti di squadra non può essere totalmente bocciato. Purtroppo per l'Atalanta, le prestazioni di Denis sono state troppo spesso insufficienti e anche se la stagione è stata condizionata dalla preparazione iniziata in ritardo bisogna dire che il Denis visto in questo campionato è un giocatore in fase calante rispetto a quello ammirato a Bergamo negli ultimi 3 campionati. I suoi numeri sono molto buoni (52 reti in serie A in 4 annate consecutive non sono roba da poco), ma purtroppo il rendimento dal punto di vista fisico e di pericolosità è stato quest'anno decisamente basso.

Nel 4-3-3 di Reja, c'è il rischio che Denis trovi poco spazio e quindi si ripropone l'interrogativo che abbiamo provato a porre alcune settimane fa: accetterà, Denis, di essere la prima alternativa a Pinilla? Oppure l'argentino vorrà giocarsi l'ultimo contratto della sua carriera lontano da Bergamo e, magari, con la possibilità di fare le coppe?

I due bocciati. In una stagione così tribolata per gli attaccanti, non essere riusciti a conquistarsi spazi importanti è sicuramente una colpa. Boakye (voto 5) e Rolando Bianchi (voto 4,5) hanno deluso le attese. Il ragazzo ghanese è arrivato a Bergamo con ottime premesse, chiude la stagione con 5 reti in 22 partite (3 in campionato e 2 in Coppa Italia), ma dopo una buona partenza (titolare con Cagliari, Fiorentina, Juventus e Sampdoria) ha vissuto un campionato da comprimario. Velocità e guizzo non sono bastati per convincere Colantuono prima e Reja poi a dargli spazio con continuità, Denis e Pinilla hanno collezionato 10 giornate di squalifica totali nell'ultima parte di stagione eppure Boakye non è mai stato una vera alternativa per l'attacco.

Rolando Bianchi di mestiere fa il centravanti e chiude il campionato senza nessun gol in campionato e con una sola marcatura in Coppa Italia. Sembrava potesse essere un ottimo cambio lì davanti, le partite che lo hanno visto in campo hanno dimostrato però che è utile solo nella bagarre finale di alcune sfide e poco più. Dispiace perchè è bergamasco e quando gioca non si tira mai indietro, però gli attaccanti si valutano considerando tanti fattori e per lui di positivo non c'è molto. Quel gol fallito a Cesena in pieno recupero è l'esatto emblema della sua brutta stagione.

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