La stella russa

La trattativa, lo stipendio ridotto e le lacrime della mamma: tutti i segreti di Miranchuk

In un video, il giornalista Nobel Arustamyan racconta il dietro le quinte del trasferimento all'Atalanta del giocatore arrivato in estate. Parlando con lui e le persone a lui care, vengono svelati anche tanti lati del carattere del ragazzo

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di Fabio Gennari

Fin dal suo arrivo a Bergamo, Aleksej Miranchuk è stato seguito da una marea di tifosi russi. La conferma di tutta questa attenzione per le gesta del numero 59 nerazzurro è arrivata molto presto dai canali social dell’Atalanta: i commenti in cirillico si sono moltiplicati e nelle settimane in cui il ragazzo non giocava la domanda più frequente era questa (grazie, Google Translate): «Dove è finito Aleksej Miranchuk?».

Il gol all’Inter è stato il primo ufficiale in campionato per il fantasista ex Lokomotiv Mosca e sui social è circolato un video con la rete commentata da uno scatenato telecronista russo che risponde al nome di Nobel Arustamyan. Si tratta di uno dei giornalisti sportivi più importanti del Paese e, indagando un po’ su Telegram e dintorni, si scopre che sull’operazione Miranchuk-Atalanta lo stesso Arustamyan ha realizzato addirittura un reportage molto dettagliato, che svela tante curiosità anche su come sono andare le trattative.

Durante i 75 minuti del video (che potete vedere qui sopra, sottotitolato in italiano) si comprende chiaramente come il giornalista sia molto amico di Miranchuk (gli ha anche “consigliato” di venire in Italia). Arustamyan ha confezionato un lavoro in cui lo si vede a casa del giocatore mentre lo aiuta a preparare la valigia e intervista la madre Elena; in altri frammenti, i due passeggiano per le vie di Mosca e girano in macchina mentre Arustamyan intervista l’agente di Miranchuk, Vadim Shpinev, e il vicedirettore sportivo della Lokomotiv Mosca, Andrej Losjuk.

L’aspetto più importante dell’operazione che ha portato il ragazzo a Bergamo riguarda il fatto che Miranchuk è il primo calciatore russo che arriva in Italia dopo tantissimo tempo. L’Atalanta è stata da subito considerata una soluzione molto importante per il ragazzo, la corte serrata dell’amministratore delegato Luca Percassi e del direttore tecnico Giovanni Sartori ha colpito il ragazzo, l’agente e anche la famiglia e nonostante la pandemia in corso ci sono state una serie di riunioni via Zoom che, in alcuni casi, hanno visto anche otto persone contemporaneamente collegate.

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