Denis all'Independiente «Dall'Atalanta un secco "no"»

Denis all'Independiente «Dall'Atalanta un secco "no"»
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Denis-Independiente, per ora è no. Se è vero che c'è stato un tentativo degli argentini per il Tanque, la società nerazzurra ha respinto fermamente la proposta, stando a quanto scritto nella tarda mattinata di oggi da Gianluca Di Marzio. L'esperto di mercato di Sky parla di una nuova possibile offerta nei prossimi giorni: nessuna informazione sui soldi offerti, anche se da giorni si diceva che il club Rojo ci avrebbe provato con un milione di dollari. Ciò che è certo è che l'Independiente ha messo in cima alla lista dei suoi desideri il ritorno di Denis. Dalla sua, il Tanque non ha mai fatto mistero di voler tornare in Argentina, parole che in questi giorni hanno dato il "la" ad un turbinìo di indiscrezioni: qualche giorno fa sarebbe arrivata una prima offerta via mail all'Atalanta, cui ha fatto seguito il viaggio di alcuni emissari del club di Avellaneda in Italia. Da giorni si dice che domanda e offerta sono distanti, elemento che troverebbe conferma nel rifiuto atalantino di oggi. Qualcuno parlava addirittura del figlio del presidente dell'Independiente, Pablo Moyano: sarebbe lui in persona a seguire l'affare. Fino a ieri, però, Leo Rodriguez, agente di Denis, era a Buenos Aires. L'incertezza rimane, in attesa di capire nei giorni prossimi che cosa succederà.

Le giornate di Sartori. Dalla sua l'uomo mercato dell'Atalanta, Giovanni Sartori, non ha fatto mai mistero che la trattativa per il Tanque sarebbe stata dura: «È il nostro capitano. Non è una questione di soldi, è l’importanza che ha per il club», diceva. Nel frattempo la sua testa è impegnata anche negli altri affari e trattative di marca atalantina. Per ora nomi e dettagli filtrano col contagocce, ma le strategie si intrecciano e i contatti si stringono. Si dice che le giornate di Sartori inizino molto presto, il telefono squilla fin dalle 8 del mattino e fino alla tarda serata è un continuo di riunioni, confronti, chiamate e colloqui con gli altri operatori di mercato. Negli ultimi giorni, i giri del motore bergamasco sono decisamente aumentati. La risoluzione delle comproprietà con la Juventus, il confronto con Pescara e Cesena per Bjarnason e i giovani che potrebbero andare a fare esperienza in Serie B, ma anche le richieste per Denis e gli sforzi per piazzare gli esuberi. Una tela che va tessuta con pazienza, sfruttando al massimo i rapporti costruiti in più di vent’anni da direttore sportivo.

 

GIOVANNI SARTORI

 

I rapporti con il Cesena. L’esempio più importante di come siano preziose le relazioni con le altre società riguardano, in questi giorni, le frequenti riunioni con Cesena e Pescara. Parliamo di due realtà medio-alte della prossima Serie B: una è appena retrocessa e l’altra ha sfiorato la promozione. Parlare con club del genere significa tenere aperta una buonissima opportunità per mandare i giovani atalantini in prestito a giocare, e nello stesso tempo avere una sorta di canale preferenziale sulle operazioni più importanti. Si parla di un’opzione che l’Atalanta starebbe chiedendo per il giovane classe 1995 del Cesena Valzania, centrocampista che potrebbe comunque restare in Romagna. Ma sul tavolo ci sono anche altri giocatori che fanno gola ai romagnoli, come il difensore Capelli, i giovani come Molina e Kone, e poi De Luca e Boakye. Chissà se potranno servire per arrivare a Defrel.

 

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Pescara: Bjarnason e Melchiorri. Con il Pescara si è discusso di Bjarnason, il centrocampista islandese è un obiettivo molto concreto ma attenzione anche all’attaccante Melchiorri. Tutti lo danno certo al Carpi, ma Sartori e il direttore sportivo Repetto ne parlano da giorni: non è detto che si possa costruire una maxi operazione sull'asse Bergamo-Pescara. Ardemagni, Gagliardini e Conti sono pedine molto appetite dalla formazione abruzzese.

 

bjarnason

 

Baselli, Cigarini e Carmona. Si sprecano, invece, le notizie (vere o presunte) che riguardano le richieste per i big nerazzurri. A centrocampo, secondo radiomercato, l’Atalanta potrebbe subire una vera e propria rivoluzione. Non se ne andrà Migliaccio, che ha rinnovato per un'altra stagione, mentre Baselli e Cigarini paiono pronti con la valigia in mano. Per il giovane bresciano c’è sempre il Milan, mentre su Cigarini ci sarebbero molto forti le pressioni di Torino e Bologna. Di Carmona si parla poco perché è in vacanza, ma dalla Spagna l’interesse non è mai scemato.

 

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