L'altalena continua di Josip Ilicic, sempre protagonista sia nel bene che nel male
Nuovo anno pieno di alti e bassi per il campione sloveno, che sta facendo ottime partite ma anche prestazioni davvero difficili da spiegare
di Fabio Gennari
La domanda che tutti si fanno è semplice e diretta: oggi, quale è il vero Josip Ilicic? In questa prima parte del 2021 il numero 72 sloveno dell'Atalanta ha alternato in modo quasi chirurgico partite da applausi, in cui è stato estremamente positivo, ad altre in cui è parso completamente fuori dal gioco. E non c'è nemmeno qualche logica particolare legata all'avversario di turno, di bassa o di alta classifica.
Contro il Benevento a inizio anno (9 gennaio) la partita è stata completamente dominata dalla classe dello sloveno: oltre al gol segnato, tante iniziative a favore dei compagni e una pressione costante sulla difesa dei campani nonostante un campo reso pesantissimo dalle abbondanti piogge cadute durante tutti i novanta minuti. Pochi giorno dopo (23 gennaio) il numero 72 della Dea ha messo il timbro anche su Milan-Atalanta 0-3 con una rete e tante iniziative meritevoli di applausi: quel giorno, i rossoneri erano primi in classifica.
Dopo la rete con il Torino (3-3, 6 febbraio) e l'ottima mezz'ora finale nella gara di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli, Ilicic si è guadagnato la palma del migliore in campo contro il Crotone (5-1, 3 marzo) entrando praticamente in tutti i gol realizzati dai nerazzurri, ma pochi giorni dopo (8 marzo) l'ingresso in campo è stato abbastanza negativo proprio contro l'Inter, che ormai viaggia di corsa verso lo scudetto.
Passando alle note dolenti, le prestazioni di Ilicic contro Cagliari (14 febbraio) e Real Madrid (24 febbraio) sono state estremamente negative, soprattutto per l'atteggiamento messo in campo. E la chiave di volta, parlando dello sloveno, è proprio questa: sul piano tecnico il giocatore non si discute, purtroppo però per fare la differenza a certi livelli serve sempre scendere in campo con la grinta e il piglio giusti. Se da qui alla fine della stagione troverà sempre le motivazioni e l'approccio migliore, l'Atalanta avrà tante possibilità in più di fare qualcosa di ancora più grande.