Omaggio a un'antica passione

L'Atalanta diventa una sinfonia in bergamasco: un libro e un cd con dodici canzoni

Sergio Pagliaroli, titolare delle Edizioni Villadiseriane, ha voluto raccontare il mito dalle origini, ma pure per celebrare la vittoria dello scudetto e della Champions (in quel terribile 2020)

L'Atalanta diventa una sinfonia in bergamasco: un libro e un cd con dodici canzoni
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di Giambattista Gherardi

“Ta sét mòra e ta sét bèla, tè de Bèrghem ta sét la stèla. Atalanta, al ma basta ‘l nòm, ta sét la squadra piö fórta del mónt”. C’è il senso di un’antica, verace passione nell’agile volume Atalanta-Sinfonia per la Dea, corredato di cd audio, presentato in questi giorni dalle Edizioni Villadiseriane. Una pubblicazione sorprendente, che nulla ha a che vedere con la ricca agiografia d’attualità della Dea. L’idea è tutta di Sergio Pagliaroli, poliedrico titolare della casa editrice di Villa di Serio, che ha deciso di raccontare in parole (dialettali) e musica la storia di quella Dea tanto osannata, partendo proprio dalla mitologia. Il 17 ottobre 1907 gli studenti liceali Eugenio, Urio, Giulio e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini e Giovanni Roberti fondarono infatti la Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici Atalanta, derivando il nome dall’omonima eroina della mitologia greca.

«Il cd audio che correda il volume illustrativo - spiega Pagliaroli - comprende dodici canzoni dedicate ad Atalanta. I primi brani raccontano proprio la storia di quella figura mitologica, figlia del re dell'Arcadia e di Climene, imbattibile nella corsa, provocante e virtuosa. Successivamente vi sono l’incontro con Bergamo e i brani che segnalano “gli accorgimenti per vincere le partite” secondo l’ispirazione dei tre pomi d’oro che fecero di Atalanta la sposa di Ippomene, La parte finale è dedicata al canto della squadra e alla celebrazione di un tifo ineguagliabile».

Chi si aspetta una colorita carrellata di canzonette orecchiabili utili per qualche coro, resterà profondamente deluso. Il lavoro di Pagliaroli viaggia fra letteratura e mito con piacevole disinvoltura, unendo ricche citazioni culturali all’esaltazione dei valori della terra Bergamasca. Rime e metafore colorano (di neroazzurro) ogni nota. «L’idea - aggiunge l’autore - è nata nel periodo dell’emergenza di primavera, quando la squadra è divenuta per la nostra gente un vero e proprio simbolo, così come avvenne per quei liceali in occasione della fondazione nel 1907. Non è cosa inutile aver lavorato e sudato su queste carte e su queste musiche. Ho avuto la fortuna di trovare collaboratori musicali, cantanti, cori entusiasti che si sono appropriati del lavoro. Il maestro Manlio Cangelli della Mc Harmony di Stezzano ha condiviso il lavoro, insistendo su ogni parola, su ogni concetto, sui ritornelli, per trovare le musiche più adatte. Gran parte del risultato è merito suo». “Atalanta-Sinfonia per la Dea” finisce per essere un utilissimo viaggio di riscoperta alle radici di una passione senza tempo. Meritano menzione anche la voce narrante di Gigi Medolago, i cantanti solisti Dr. Faust, Moris Clarentz, Mattia Vassalli, Sara Scolari e Michela Cangelli, le chitarre acustiche di Mattia Vassalli e quelle elettriche di Alessandro Cavagna, la batteria di Iulian Isaincu, sax e clarinetto di Pasquale Brolis.

Nella play list del libro/cd di Pagliaroli ci sono anche la canzone “per la vittoria dello Scudetto” e quello “per la vittoria della Champions”. Uno sberleffo alla scaramanzia? «Sono omaggi - spiega Pagliaroli - a tutto ciò che questa squadra ha saputo fare per i suoi tifosi e la sua terra nei momenti più duri di un’emergenza inaspettata. Dopotutto, a ben guardare, campionato e Coppa i nerazzurri li hanno ampiamente vinti nel cuore di tutti noi». Lo racconta anche il ritornello di uno dei brani più azzeccati: “L’è ö mónt issé chèsto de Bèrghem, co la sò fede tensida de nigher e de celèst”. Info utili su www.villadiseriane.it ed al numero 035.656764.

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