Vivaio nerazzurro

L'Atalanta Primavera eliminata dalla Youth League dopo i rigori, passa il Lione

L'Atalanta Primavera eliminata dalla Youth League dopo i rigori, passa il Lione
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di Andrea Licenziato

Impresa solo sfiorata per la Primavera di Brambilla, che termina agli ottavi di finale la sua corsa in Youth League. Alla fine di una partita ricca di spettacolo e giocata su ritmi da applausi l’ottima Atalanta Under 19 crolla ai calci di rigore per mano del Lione e deve dire addio al sogno europeo. Dopo essere stata in vantaggio di due gol e aver realizzato anche il 3-2, ancora una volta i minuti di recupero sono stati fatali ai nerazzurri, che hanno incassato il pareggio. La doppietta di Piccoli e la rete di Cambiaghi non sono bastati per mettere in ginocchio una formazione francese sempre in partita e mai doma. Decisivo per l’eliminazione il calcio di rigore tirato addosso al portiere avversario dal bomber di Sorisole e le imprecisioni in fase difensiva, dove è stata lasciata troppa libertà al limite dell’area ai gioielli transalpini.

Il match prende il via: parte forte il Lione ma al 5' è la Dea ad andare vicina al gol. Guth di testa gira a lato di poco il calcio di punizione velenoso di Ruggeri. Pericolosi ancora i padroni di casa con un contropiede fulmineo poco dopo sprecato da Cambiaghi che sbaglia l’ultimo tocco e non riesce a concludere verso la porta. La propulsione offensiva nerazzurra crea apprensione nella difesa francese: prima Traore è impreciso nell’ultimo passaggio e poi Piccoli non trova la deviazione vincente sull’assist di Ghislandi.

Al 20' arriva la svolta quando un’azione perfetta regala il gol del vantaggio alla Dea. Il pressing asfissiante di Cortinovis gli permette di strappare la sfera dai piedi di Pontet, il numero 10 punta la difesa e pesca il taglio con i tempi giusti di Piccoli, il quale da posizione defilata incrocia con un destro imparabile a fil di palo. Dall’altro lato Cherki porta a spasso tutta la difesa di casa, scarica al limite per Da Silva che prova il destro a giro all’incrocio dei pali deviato in volo da Gelmi. Alla mezz’ora il Lione getta al vento il pareggio con Gouiri, che si fa ipnotizzare nell’area piccola dallo strepitoso Gelmi. Sul ribaltamento di fronte l’Atalanta è letale, Cortinovis lancia Cambiaghi e una volta arrivato davanti a Margueron lo infila sotto le gambe. Non c’è un attimo di tregua perché gli uomini di Eric Hely non accettano l’idea di perdere e tre minuti più tardi accorciano le distanze con Gouiri, abile a liberare un bolide dal limite che bacia il palo e termina la corsa in rete. Colpevole la difesa bergamasca di aver lasciato troppo spazio all’attaccante transalpino. Al 36' il capitano nerazzurro Cambiaghi va vicino alla doppietta personale trovando sulla sua strada la parata di piede del portiere ospite.

 

Foto Atalanta.it

 

Anche il secondo tempo riprende con la stessa verve dei primi quarantacinque minuti e il Lione pareggia subito i conti. Altikulac dalla destra guadagna il fondo, serve a rimorchio Duku che controlla e trafigge Gelmi. Le emozioni non si fermano qui e settanta secondi dopo la Dea chiede il calcio di rigore per il fallo di Lukeba su Traore, ma l’arbitro non è dello stesso parere. Contatto netto che impedisce all’esterno ivoriano di concludere verso la porta giudicato regolare dal fischietto croato Jovic. Entrambe le squadre vogliono evitare i tiri dal dischetto e provano in tutti i modi a cercare la terza rete. La Dea arriva facilmente dalle parti di Margueron, però si rivela imprecisa negli ultimi metri mentre i francesi si affidano alle iniziative personali. A nove dalla fine Ghislandi conquista un corner dalla destra, si incarica della battuta trovando la torre di Heidenreich per lo stacco di Piccoli, il quale con un pallonetto morbidissimo scavalca il numero 1 del Lione in uscita. Inutile la rovesciata di Bard a togliere la palla dalla porta perché la sfera aveva già varcato la linea. Nei minuti di recupero l’Atalanta si fa sorprendere con la difesa schierata da una percussione palla al piede di Da Silva, Diomande in area fa il velo per Cherki che non ci pensa due volte a regalare il pareggio ai suoi compagni. Ai calci di rigore non bastano le trasformazioni di Guth, Brogni e Ruggeri per passare il turno.

Al fischio finale la delusione è dipinta sui volti dei giocatori bergamaschi che hanno tentato di gettare il cuore oltre all’ostacolo. Purtroppo questa volta è andata male, però per quanto hanno messo in mostra i nerazzurri meritano solo elogi.

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