L'editoriale di Xavier Jacobelli

L'Atalanta è prontissima per il Real Madrid ed è più forte anche di un pessimo arbitro

C’è un limite a tutto, anche all’inettitudine dell’arbitro Di Bello, uno dei peggiori fischietti in circolazione in Serie A

L'Atalanta è prontissima per il Real Madrid ed è più forte anche di un pessimo arbitro
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di Xavier Jacobelli

Premessa fondamentale e doverosa: se c’è una squadra che in questi anni ha patito vistosi torti arbitrali e ha osservato lo stile di non stracciarsi le vesti, anche se ci ha rimesso una Coppa Italia, questa è l’Atalanta. Ma c’è un limite a tutto, anche all’inettitudine dell’arbitro Di Bello, uno dei peggiori fischietti in circolazione in Serie A.

Negare un rigore evidente, qual era quello reclamato da Pessina e, per sovrammercato, non andare manco davanti al monitor del Var per rendersi conto della cappellata presa, significa imporre un atteggiamento presuntuoso che danneggia la categoria cui Di Bello appartiene. Per non dire dell’arroganza con la quale il medesimo ha espulso Gasperini, che aveva tutto il diritto di protestare. È auspicabile che non solo Rizzoli punisca un simile errore tecnico, ma pure che il neopresidente dell’Aia, Trentalange, il quale della meritocrazia ha fatto la propria bandiera, si faccia sentire con il designatore.

Grazie a Dio, il tempo in cui le cantonate arbitrali venivano coperte sempre e comunque, appartiene al passato. Ciò detto, la netta vittoria dell’Atalanta sul Napoli, la seconda dopo il successo in Coppa Italia, dimostra come la squadra sia pronta per affrontare il Real Madrid. Il 4-2 del Gewiss Stadium è risultato essere la riuscita prova generale di un’orchestra che suona lo spartito della Champions. Sia perché negli ottavi di finale sta per sfidare lo squadrone che ne detiene il numero maggiore, sia perché, grazie al successo sui partenopei, la Dea è più che mai in corsa per partecipare alla prossima edizione del massimo torneo continentale.

E qui sta il punto qualificante di questa quinta, eccellente stagione gasperiniana, già illuminata dalla seconda qualificazione alla finale nell’arco delle ultime tre edizioni della Coppa Italia. Nonostante l’assenza di un elemento importante qual è Hateboer, l’efficacia della manovra nerazzurra è stata ribadita dal confronto con un Napoli che vive una profonda crisi di risultati. E quando hai un impianto di gioco di stampo europeo, puoi affrontare il Real senza accusare alcun timore reverenziale. Comunque vada con i Blancos, sarà un successo.

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