L'Atalanta Primavera ha trovato la quadratura del cerchio. E non c'è solo bomber Vlahovic
Nel fine settimana, i ragazzini di Bosi hanno battuto la Juve per 4-1 in trasferta. L'ennesimo successo. Ecco alcuni elementi che si stanno mettendo in luce
di Alessandro Giovanni Pagliarini
Grazie al successo perentorio sulla Juventus, l’Atalanta Primavera ha raggiunto il sesto posto in classifica a pari punti con Empoli e Roma. Nelle prime dieci uscite, i ragazzi di mister Bosi hanno raccolto 17 punti e sono reduci da tre vittorie consecutive. Un ottimo momento di forma per i nerazzurri, dimostrato anche dalla grande prestazione sfoderata a Vinovo contro i pari età della Juve.
La Dea ha battuto per 4-1 i bianconeri grazie alla doppietta del suo bomber Vanja Vlahovic, capocannoniere del campionato di Primavera 1 con 8 reti in 9 gare giocate. A completare l’opera ci hanno pensato Alberto Manzoni, al terzo centro consecutivo in stagione, e Dominic Vavassori.
Piotr Pardel
Gabriel Martinelli
Andrea Bonanomi
Alberto Manzoni
Giovanni Bosi sembra aver trovato la quadra passando definitivamente al 3-4-1-2, sebbene sia disposto a cambiare disposizione in campo nel corso del match qualora lo ritenga necessario. Le alternative di qualità abbondano in panchina e il tecnico romagnolo è bravo a sfruttare le caratteristiche di ciascuno dei suoi giocatori, che sia dall’inizio o a gara in corso. Tra i protagonisti di questo avvio di stagione è senza dubbio Piotr Pardel, estremo difensore polacco: tre clean-sheet, due rigori parati e soltanto dodici gol subiti in dieci gare. Dati che rendono semplice intuire come sia diventato uno dei pilastri della squadra. Sebbene la difesa abbia dimostrato alcuni limiti, specie nella sconfitta contro il Milan, nelle ultime gare anche la retroguardia si è ben comportata.
Il leader difensivo è senza dubbio Alessio Guerini, capitano della squadra. Il centrale classe 2004 è tra i più esperti della rosa, essendo al suo terzo anno nella categoria. I suoi compagni di reparto maggiormente utilizzati sono stati Pietro Comi, che - al di là dei due cartellini rossi rimediati fin qui - è stato uno dei più positivi, e Relja Obric. Lo sloveno classe 2006 è arrivato lo scorso gennaio dal Partizan e sta crescendo in modo esponenziale.
Sugli esterni spiccano le ottime prestazioni di Federico Simonetto, altro classe 2006 fresco di prima convocazione in Nazionale con l’Italia U18, e Gabriele Chiggiato, bravo a sfruttare le occasioni concessegli dal mister per conquistarsi un posto da titolare sull’out di destra.
In mezzo al campo sta trovando molto spazio Matteo Colombo, centrocampista 2004 originariamente aggregato all’U23 e poi spostato con la Primavera per via del poco spazio trovato nella squadra di mister Modesto. Tra i più positivi ci sono anche Lorenzo Riccio e Gabriel Martinelli, senza dimenticare il sopracitato Manzoni, uno dei punti cardine della squadra. Una mezzala ideale, che combina corsa, gran tecnica, visione di gioco e uno spiccato fiuto del gol.
Spostandoci più vicino alla porta avversaria, ecco Andrea Bonanomi. Il trequartista classe 2006 è una delle note più liete di questo avvio di stagione e vanta un bottino di tre reti e quattro assist, senza contare le innumerevoli palle gol create a partita. La coppia d’attacco è spesso formata da Vlahovic e Vavassori, attaccante rapido e tecnico che si completa alla perfezione con il serbo. Inoltre, mister Bosi conta di sfruttare anche il miglior Candas Fiogbe (autore di una doppietta in Coppa contro il Vicenza) e il classe 2007 Alex Castiello, tra i protagonisti della Dea nelle prime uscite di questa stagione.