L'Atalanta Primavera si salva rifilando un 4-1 alla Sampdoria, che invece retrocede
La Dea travolge i blucerchiati grazie ai gol di Cakolli, Simonetto, Riccio e Fiogbe, conquistando la salvezza dopo una stagione travagliata

di Alessandro Giovanni Pagliarini
La matematica non mente: l'Atalanta Primavera è finalmente salva. Al termine di una stagione travagliata, i giovani nerazzurri hanno finalmente raggiunto l'obiettivo minimo stagionale, superando con un netto 4-1 la Sampdoria in un match che ha sancito la permanenza in Primavera 1 per i ragazzi di Giovanni Bosi e, contemporaneamente, la retrocessione dei blucerchiati.
Una vittoria netta che vale una stagione
Al Centro Bortolotti di Zingonia, ieri (27 aprile) l'Atalanta ha sfoggiato una prestazione autorevole, indirizzando subito la partita sui binari giusti. Appena 7' sul cronometro e Cakolli, servito alla perfezione da Fiogbe, ha sbloccato il risultato. Per il nazionale svizzero classe 2007 si tratta della prima rete in maglia nerazzurra.
La Dea ha preso coraggio e alla mezz'ora è arrivato l'episodio che ha spezzato definitivamente l'equilibrio: Bonanomi si è procurato un calcio di rigore trasformato con sicurezza da Simonetto, al suo decimo centro stagionale. Pochi minuti dopo, Manzoni ha mandato in porta Riccio. Il capitano ha calato il tris con un preciso destro sul primo palo che ha mandato i nerazzurri al riposo sul rassicurante punteggio di 3-0.

Nella ripresa, dopo un tentativo di reazione della Sampdoria, è stato Fiogbe a chiudere definitivamente i conti al 63' con il gol del 4-0, saltando Ovalle Santos e battendo Krastev. Solo nel recupero, a risultato ormai acquisito, Patrignani ha segnato il gol della bandiera per gli ospiti sugli sviluppi di un calcio di punizione.
Il lungo percorso verso la salvezza
Con questa vittoria, l'Atalanta Primavera sale a quota 46 punti in classifica, conquistando la matematica salvezza a tre giornate dal termine del campionato. Un traguardo che appariva tutt'altro che scontato solo due mesi fa, quando i bergamaschi navigavano pericolosamente in acque torbide, con lo spettro della retrocessione sempre più concreto.
A inizio marzo, dopo la sconfitta casalinga per 0-1 contro il Bologna, la situazione appariva drammatica: sedicesimi in classifica con soli 30 punti dopo 28 giornate e una media punti (1,07) addirittura inferiore a quella che costò la panchina a Marco Fioretto nella stagione 2022-23. A complicare ulteriormente le cose, l'eliminazione dalla Youth League ai rigori contro il Trabzonspor, che aveva tolto anche l'ultimo spiraglio di luce in una stagione buia.
Ma proprio da quel momento, la Dea ha saputo reagire con carattere. Prima la vittoria esterna contro il Genoa (2-0), poi il successo interno contro il Lecce per 2-1, seguito dal roboante 4-0 inflitto al Monza, fino agli ultimi successi contro Inter e Sampdoria che hanno definitivamente allontanato gli incubi. E con tre partite ancora da disputare, adesso la Dea potrà guardare con maggiore serenità al finale di stagione.