Serie C

L'Atalanta U23 lotta e ci prova, ma alla fine cade per 0-1 contro l'imbattuto Padova

Seconda sconfitta casalinga a Caravaggio per i nerazzurri, che nonostante una buona prova non riescono a "bucare" Donnarumma

L'Atalanta U23 lotta e ci prova, ma alla fine cade per 0-1 contro l'imbattuto Padova
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di Alessandro Giovanni Pagliarini

L'Atalanta U23 lotta fino all'ultimo secondo, ma a spuntarla alla fine è il Padova. I veneti mantengono la propria imbattibilità stagionale con una vittoria di misura al Comunale di Caravaggio, impianto che era stato espugnato soltanto dal Mantova. La delusione della sconfitta non cancella quanto di buono fatto dai nerazzurri, autori di un secondo tempo di assoluto spessore.

Modesto rilancia Solcia tra i titolari con Varnier e Ceresoli, confermatissimi Palestra e Ghislandi sulle fasce. In mezzo al campo il tecnico crotonese opta nuovamente per la coppia Gyabuaa-Mallamo, mentre in attacco insieme a Cortinovis e Di Serio torna Italeng. Assenti Del Lungo, Cissé e Mendicino, convocati in prima squadra da Gasperini per la sfida contro il Milan, oltre ai lungodegenti Bernasconi e Masi.

Il primo acuto del match è del Padova, che in apertura si spinge subito dalle parti di Vismara, ma il tentativo di Liguori non impensierisce il portiere bergamasco, che blocca comodamente in uscita. La reazione della Dea non si fa attendere: splendida sponda di Italeng, che di testa lancia Di Serio, bravo a liberarsi per calciare ma sfortunato nel trovare una deviazione di un difensore. La conclusione, smorzata dal tocco dell'avversario, termina comodamente tra le braccia di Donnarumma.

Al 29′ il Padova trova la rete del vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione. Batte Radrezza, al resto ci pensa Varas. Il centrocampista ecuadoregno è bravissimo a lasciar sfilare il pallone per poi colpire al volo con uno splendido diagonale che non lascia scampo a Vismara. La prima frazione non regala altre emozioni, ma al contrario arrivano tanti cartellini gialli (esclusivamente per l'Atalanta). Nel giro di 20' vengono ammoniti Mallamo, Solcia, Di Serio, Ceresoli e persino Modesto.

Nella ripresa l'allenatore dei bergamaschi cerca di ribaltare la situazione effettuando una tripla sostituzione: fuori Mallamo, Italeng e Cortinovis, dentro Awua, De Nipoti e Capone. I cambi sembrano funzionare, tant'è che alla prima azione i nerazzurri si rendono subito pericolosi. Awua serve Capone, che si coordina in area ma viene anticipato da De Nipoti al momento del tiro e l'azione sfuma in un niente di fatto. Venti minuti dopo è ancora il 10 a rendersi pericoloso, ma trova un'incredibile risposta di Donnarumma.

Nel finale, il forcing dell'Atalanta è opprimente, tanto che i biancoscudati non riescono a offendere se non con qualche sporadico contropiede. Al minuto 84' Di Serio addomestica un pallone difficilissimo e supera il portiere con una bella conclusione, salvata sulla linea di porta da Delli Carri. Nel recupero l'ex attaccante del Perugia è nuovamente protagonista, ma stavolta in negativo. Il classe 2001 colpisce Donnarumma in uscita e viene espulso per somma di ammonizioni.

«Il primo tempo è stato un po’ ”sporco”, ma in equilibrio. Il rammarico più grande è il modo in cui abbiamo preso gol, su un calcio piazzato, una palla leggibile - ha commentato a fine gara Modesto -. Non eravamo attenti e l’attenzione è fondamentale. Nel secondo tempo la reazione dei ragazzi è stata straordinaria. Fino all’ultimo ci abbiamo provato. Sono contento della prestazione contro una delle squadre che proverà a vincere il campionato. Avevamo giocatori con caratteristiche diverse rispetto all’ultima gara . Sono contento dei ragazzi, anche se da qualcuno voglio sempre qualcosa in più. È un rammarico perderle così, perché sappiamo che meritavamo di più».

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