Le tre strade, il mercato e il prossimo ciclo: qualche riflessione sulle parole del Gasp
I concetti espressi dal tecnico sono stati importanti, ne ha parlato con trasporto e ha sottolineato alcuni dettagli decisivi per il futuro
di Fabio Gennari
«Durante il primo incontro con Percassi mi è stato detto che il sogno era vedere sette, otto ragazzi del settore giovanile in prima squadra. Ho guardato la rosa, erano lì e ho pensato che per far quello che mi chiedeva il presidente avrei solo dovuto mandarli in campo». E ancora: «La salvezza è l'obiettivo minimo, non potevo pensare che avessimo fatto tutto quello che abbiamo poi fatto e credo che se si pensa che il target sia quello si rischia di farsi male: è stato qualcosa di grandioso ma non perdiamo la misura, diventeremmo come tutte le altre».
Gian Piero Gasperini non ha indetto una conferenza, ma ha finito per farla ugualmente. Ha risposto a tante domande, non si voleva sbilanciare ma, anche in questo caso, alla fine lo ha fatto. Perché dopo una stagione in cui le cose non sono andate come si pensava, la sensazione è quella di un professionista deluso che ha già voglia di ripartire. Ricominciare. Ricostruire. E in questo momento, paradossalmente, i nomi sono un dettaglio. Contano le strategie, le scelte e la voglia di fare le cose per bene. Ripartendo con qualcosa che appassioni, Gasperini e tutto il popolo nerazzurro.
L'intervento di Gasperini al Tennis Vip è stato molto più costruttivo e rivolto al futuro di quanto non si potesse pensare. Il mister non ha messo pressione alla società su nomi e ruoli, si è bellamente tolto da quella situazione in cui un allenatore chiede la luna pretendendo chissà cosa e ha parlato solo di chiarezza e scelte. Lui ne ha una preferita e dalle sue parole pare che l'idea di tornare ai puntare sui giovani sia un'opzione che lo stuzzica parecchio. Però anche allenare altri top è stimolante. Certo non stiamo parlando di uno cui piace stare fermo. «Quella attuale è una buona rosa, ma per gli obiettivi degli ultimi anni non è competitiva».
È stata mezz'ora di "dico e non dico", su alcuni concetti ha girato largo e su altri invece non è stato tenero. A proposito, una cosa importante da chiarire: non è stata la stampa locale a parlare di incontro in cui sarebbero potute arrivare dimissioni. Di certo la chiacchierata tra amici di Gasperini suona come il primo tempo di una partita che nella ripresa dovrà avere almeno altri tre giocatori in campo: Luca Percassi, Lee Congerton e Tony D'Amico. È difficile pensare che l'Atalanta abbia inserito due figure al posto di Sartori per non fare mercato: è chiaro che ci saranno movimenti. Adesso però c'è da indicare una strada, consapevoli che il mister è pronto a percorrerla e che il popolo nerazzurro è pronto a sostenere la squadra. Sempre.