Le Grandi comprano difensori la Dea dei gol rinforza l'attacco

Le Grandi comprano difensori la Dea dei gol rinforza l'attacco
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L’Atalanta è speciale e si vede chiaramente anche nella filosofia della società in questa prima parte del mercato. La Juventus sta per prendere il difensore De Ligt dall’Ajax, il Napoli ha ingaggiato Manolas dalla Roma e l’Inter ha preso il centrale dell’Atletico Godin. Tre pilastri difensivi per squadre che l’anno passano hanno chiuso con rispettivamente 30, 36 e 33 gol subiti il campionato. E l’Atalanta? Ha ingaggiato Muriel e vuole potenziare ancora l’attacco. Nonostante abbia chiuso con 46 reti subite e ben 77 segnate. Meglio di tutti.

 

 

Perché questo approccio? Siamo speciali. Il dettaglio non è per nulla da poco. Ma come, hai già la squadra più forte in avanti e invece che investire nella difesa per cercare di migliorare punti a fare ancora di più in fase offensiva? L’approccio può sembrare spregiudicato ma è la dimostrazione di una filosofia di calcio che ormai solo i nerazzurri in Italia dimostrano di avere. Si gioca sempre uno contro uno a tutto campo, si prova ad attaccare alti e a mettere in difficoltà l’avversario nella sua fase difensiva. Senza mai preoccuparsi troppo di stare a difendere il risultato. Se parti da una base solida e ragioni su come si può alzare il livello in vista della Champions League l’approccio dei nerazzurri è assolutamente condivisibile. Quando incontri big europee che hanno budget di mercato da 300 o 400 milioni di euro (Bayern, Barcellona e Madrid sono su queste cifre) non puoi competere e allora te la giochi. A viso aperto e con le armi che hai, possibilmente le migliori per cercare di essere ancora più incisivo.

 

 

La certezza degli automatismi conta più di un grande acquisto. Gasperini e il suo staff cercano sempre di migliorare e di sicuro il tecnico di Grugliasco ha già in mente qualcosa per il ritiro, ma quando viene dichiarato da più protagonisti che l’intenzione è quella di non cedere nessuno dei titolari appare chiaro come il primo grande “acquisto” sia proprio la conferma della squadra capace di conquistare il terzo posto in classifica.
L’Atalanta non ha bisogno di completare la rosa ma di aggiungere valore, di giocatori per arrivare a completare la lista già ce ne sono, ma si punta a migliorare: il quarto esterno non può farlo Reca? Davanti Barrow non può restare a completare l’attacco? Pessina o Valzania non possono rifinire il pacchetto da quattro centrali di centrocampo? Chiaro che non c’è la necessità di fare le cose di corsa, certo sarebbe bello e importante arrivare al ritiro del prossimo 11 luglio con almeno un altro acquisto di valore dopo Muriel e a Zingonia si vuole fare il massimo.

 

 

Come stanno le altre? Tante spine e nuovi corsi. Ma, classifica alla mano, come stanno le altre squadre che con l’Atalanta si giocheranno i primi 8 posti anche nella prossima stagione? La Juventus continua a prendere giocatori svincolati (Rabiot, Ramsey e ora Buffon) e tratta De Ligt, ma ha cambiato allenatore, l’Inter con Conte deve ripartire da zero e a oggi ha una difesa di ferro, un buon centrocampo ma la spina Icardi in avanti, mentre il Napoli ha il vantaggio di avere (come la Dea) lo stesso allenatore con un mercato mirato che sta prendendo forma. Le altre squadre sono in alto mare, il Milan di Giampaolo ha preso Krunjc dall’Empoli e ha un sacco di trattative aperte senza, per ora, dare la sensazione di un progetto solido. La Roma ha cambiato allenatore ma nella Capitale si parla solo di cessioni (De Rossi svincolato, Manolas ceduto al Napoli e Dzeko in uscita con Diawara già arrivato), mentre la Lazio non sta facendo un mercato scintillante e la Fiorentina è di fronte all’ennesima rifondazione. Attenzione al Torino, i granata non sono spettacolari, ma se riescono a prendere Verdi davanti fanno un bel salto: hanno i preliminari di Europa League, l’entusiasmo conta un sacco in questi momenti.

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