di Fabio Gennari
Le immagini che arrivano dai social raccontano di un ragazzo che sta spingendo al massimo per tornare a mangiare l’erba in campo come gli abbiamo sempre visto fare. Con una grinta e una voglia che i quattro mesi passati nel limbo della sospensione per doping hanno reso ancora più forti.
José Luis Palomino sta lavorando quasi ogni giorno insieme all’amico e personal trainer Juri Ambrosioni nella palestra di Wellness Cafè, in centro città. Le immagini che arrivano via social raccontano di fatiche continue e quotidiane che hanno un solo obiettivo: far tornare al top l’argentino.
Già contro l’Inter, il numero 6 della Dea ha giocato (e bene) i 97′ minuti del Gewiss Stadium. Nessuno immaginava che potesse giocare a questi livelli subito, ha fatto autorete ma anche gol e si è battuto come un leone.
Si pensava che anche lui, come tanti compagni e colleghi, in queste due settimane di vacanza concesse da Gasperini potesse staccare un po’ la spina e invece la scelte è stata quella di ricaricarsi lavorando. Sempre sul pezzo, regalando ogni goccia di sudore a un miglioramento della forma che sta tornando quella dei giorni migliori.
Il ritorno al top di un giocatore come lui sposta anche di molto le valutazioni che la società e l’allenatore faranno sul mercato. Perché, al netto di queste settimane con il Mondiale in corso, a bocce ferme sei difensori per tre posti (o anche meno se si gioca a quattro) sono troppi avendo solo il campionato e Palomino, al pari di Toloi e Demiral, va considerato un titolarissimo. Ecco perché su Okoli e Djimsiti ci sono ragionamenti da fare. Certo, il tucumano non è più un ragazzino, ma, al momento, la sua voglia è un grande valore aggiunto.