Il nome su cui tutti sono in questo momento concentrati è quello di Isak Hien. Lo svedese è uscito dal campo alla mezz’ora di Torino-Atalanta ed era indicato come possibile rientrante tra Club Brugge e Como.
Passata la notte di Champions, il tema ora si ripropone per la partita di campionato di domani (4 ottobre, ore 20.45), vista anche l’emergenza davvero totale a fare da contorno. Averlo o non averlo, in questo momento, fa tutta la differenza del mondo.
Ci sono tuttavia tanti aspetti da valutare. In primo luogo, alle soglie della sosta quanto senso ha rischiare di recuperare Hien velocemente? Se dovesse avere una ricaduta o nuovi problemi sarebbe ancora peggio, dato che parliamo di un elemento cardine della difesa. La Svezia, tra l’altro, lo ha convocato, se giocasse contro il Como la sua partecipazione alle gare che disputeranno gli svedesi sarebbe automatica.
La matassa non è semplice da sbrogliare, Hien è un pezzo importante dell’assetto difensivo e quindi il suo recupero darebbe grande respiro in una gara che, se vinta, manderebbe la Dea alla sosta con un carico di autostima incredibile. La decisione è complessa e non è escluso che Juric si prenda altro tempo e renda noti i convocati solo domani mattina. Intanto oggi, in conferenza stampa, potremo saperne qualcosa in più.