Scenari di mercato

Come sempre, Sartori lavora nell'ombra: quattro mesi per scovare il nuovo colpo per l'attacco

Il punto su cui il dt nerazzurro sta lavorando più alacremente è la ricerca di un giocatore che possa, un giorno, sostituire Ilicic

Come sempre, Sartori lavora nell'ombra: quattro mesi per scovare il nuovo colpo per l'attacco
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di Fabio Gennari

Non si vede quasi mai, spesso allo stadio il suo posto è vuoto perché appena è possibile si muove verso destinazioni lontane con l'obiettivo di vedere dal vivo potenziali campioni da portare a Bergamo. Giovanni Sartori è un direttore tecnico vecchio stile: nell'epoca di WyScout, tutti i giocatori sono praticamente sotto osservazione da ogni angolo del mondo, ma il valore dell'osservazione dal vivo, delle partite viste allo stadio e del "contatto" con il mondo del giocatore che si punta ha grande peso per chi lavora come l'attuale dt nerazzurro.

Rosa alla mano, considerando la partenza di Gomez (33 anni) e che anche Ilicic non è più un giovanissimo, per i nerazzurri c'è la necessità di lavorare su un nuovo elemento di livello da inserire nel reparto d'attacco. Non un centravanti, per quello ci sono Zapata, Muriel e Lammers, e nemmeno una seconda punta nel senso più stretto del termine. Serve un giocatore di qualità, capace di incidere sulle gare ma non già affermato e su cui Gasperini possa lavorare per sostituire, nel tempo, Josip Ilicic.

Attenzione, in rosa c'è già un ragazzo come Aleksej Miranchuk che sta crescendo e certamente potrà diventare sempre più determinante, ma se prima erano due i campioni a disposizione in grado di fare un certo tipo di gioco (Gomez e Ilicic, appunto) è ragionevole pensare che in prospettiva si possa arrivare a un altro giocatore con caratteristiche simili, magari da rifinire nella crescita.

Il dettaglio, per nulla secondario, è legato sia alle competizioni che l'Atalanta dovrà disputare l'anno prossimo (coppe europee oppure no? Champions o Europa League? O Conference League?), sia alla prospettiva che uno come Ilicic possa essere sempre meno decisivo. Ragionare su uno sloveno ancora protagonista per una stagione (ai massimi livelli) è un conto, per un periodo più lungo assolutamente un altro. Gli equilibri del gruppo sono sottili, l'arrivo di Kovalenko apre scenari nuovi e valutazioni su ragazzi come Malinovskyi e Pasalic vanno fatte, ma è chiaro che il lavoro nell'ombra di Sartori sarà principalmente orientato alla scelta di un nuovo attaccante.

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