Passo indietro

L'involuzione di Mario Pasalic e la necessità di ritrovarlo per tornare a vedere la vera Atalanta

Nelle ultime due gare contro Fiorentina e Spal prestazioni stranamente negative per il numero 88 croato

L'involuzione di Mario Pasalic e la necessità di ritrovarlo per tornare a vedere la vera Atalanta
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Mario Pasalic, negli ultimi 180 minuti ufficiali giocati dalla Dea, non ha affatto convinto. Per la verità, anche a San Siro contro l'Inter la sua prestazione non era stata delle migliori e anche se ogni tanto gli capitano queste gare "un po' così" (a Bologna, ad esempio, aveva sbagliato davvero tanto), si resta sempre di stucco quando un giocatore del suo livello si rende protagonista di una prestazione non positiva. Parliamo di un titolarissimo di questa stagione, per far posto a lui Gasperini ha spesso rinunciato a un suo fedele soldatino come Freuler.

Più dei gol sbagliati, sono le scelte fatte in campo dal numero 88 ex Milan a non aver convinto del tutto. Il Pasalic dei giorni migliori quel pallone di testa spedito contro la traversa a Firenze lo infila in porta (Manchester City docet); contro la Spal un paio di giocate in area di rigore dovevano essere molto diverse: nel primo tempo passa la palla a Ilicic invece di provare il tiro da dentro l'area, nella ripresa combina più o meno la stessa cosa pur da ottima posizione. Se aggiungiamo alcune conclusioni rimpallate sul più bello, è chiaro come uno degli uomini da recuperare al cento per cento (parole di Gasperini) per rivedere l'Atalanta dei tempi migliori sia certamente Mario Pasalic.

Seguici sui nostri canali