Il tecnico della Primavera dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia: «Ripartiamo dalle nostre certezze»
Al termine della sconfitta 4-1 subita a Zingonia contro la Roma, il tecnico Brambilla ha parlato ai nostri microfoni: «Troppi passaggi a vuoto, bravi loro a sfruttarli»

di Andrea Licenziato
Dopo la brutta sconfitta rimediata dalla Primavera nerazzurra per mano della Roma (4-1), l'Atalanta è fuori dalla Coppa Italia. Una sconfitta che brucia e di cui ci ha parlato, a fine partita, il tecnico atalantino dell'U19, Massimo Brambilla.
Mister, siete andati in difficoltà. È stato più un merito degli avversari o un demerito vostro?
«Mi aspettavo una partita alla pari perché, nonostante i punti di distacco in campionato, quando giochi gli scontri diretti si azzera tutto. Non siamo nel nostro periodo di forma migliore, io vedo i ragazzi giornalmente e lo percepisco. Ci sono ragazzi che rientrano dagli infortuni e non siamo al top della condizione fisica. Oggi è stata una gara equilibrata decisa da alcuni episodi, chiaramente quando commetti certi errori così grossi, sia in fase conclusiva che difensiva, è difficile vincere. La Roma è stata brava a sfruttare le nostre disattenzioni».
La sua squadra non si è accesa nelle fasi decisive del match.
«Nei momenti cruciali della partita purtroppo siamo mancati. Sull’1-0 abbiamo avuto una palla per pareggiare con Piccoli e non abbiamo fatto gol. Una volta presa la seconda rete siamo stati bravi a rimanere in partita e l’abbiamo riaperta. Poi, con un altro errore, abbiamo regalato il 3-1 e lì diventa difficile recuperarla. Nei primi venti metri e negli ultimi metri siamo stati disattenti e l’abbiamo pagata a caro prezzo».

Da dove si riparte ora?
«Intanto c’è da ripartire, è la seconda sconfitta stagionale dopo quella con la Dinamo Zagabria in Youth League. Bisogna lavorare per migliorare e crescere sempre, non dobbiamo perdere le nostre certezze e la fiducia che abbiamo. Una partita decisa dagli episodi non può rimettere in discussione tutto».
Traore dall’inizio non poteva risolvere le sorti del match?
«Traore ha qualche problemino fisico e avevamo deciso di preservarlo. Per necessità di risultato l’ho inserito a gara in corso, ma si vede che non è al massimo».
Il rammarico è che in semifinale avreste affrontato un avversario come l’Hellas Verona, formazione meno competitiva rispetto agli ultimi anni.
«Sapevamo che passando il turno avremmo trovato un avversario più agevole, senza essere presuntuosi. Ma purtroppo è andata male e la Roma è stata più brava a sfruttare i nostri passaggi a vuoto».